Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: del Barba,della Barba
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Antica ed assai nobile famiglia, detta Barba, La Barba o della Barba, oriunda da Novara, ove era insignita del titolo di signori di Sanfront, la quale, al dir del Galluppi, passò a risiedere in Messina, nel secolo XVII, nella persona di un Bernardino Barba, gran priore di Messina dell'ordine di Malta, ammiraglio dello stesso ordine e principe dell'ordine militare della Stella, nel 1620. Tuttavia, non possiamo tacere come, tal casato trovasi presente nell'isola di Malta, sin dal XIII secolo. Nel 1283, infatti, un Dionisio Barba, milite, appare con la carica di giustiziere delle isole di Malta e Gozo; il Muscia, poi, annota, sotto re Federico, gli eredi del fu Accardo de Barba di Noto, per i feudi di Tabasia, posto in Malta, Stafenda, Cartini, Cangemi, Casalgerardo, Pantano, etc. Nell'opera "Descrittione di Malta" (1647), d'altronde, abbiamo il privilegio di leggere: "Simone Barba godeva anticamente il feudo di Budak, benche nella regia ...
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BlasoneBarba
Variazioni Cognome: del Barba,della Barba
1. Stemma della famiglia: Barba
Lingua del testo: Italiano
D'azzurro, all'albero al naturale, sradicato: sostenuto da due leoni d'oro, affrontati e controrampanti; col capo d'oro, all'aquila spiegata e coronata di nero.
Blasone della famiglia Barba di Piemonte e Sicilia. Fonti bibliografiche: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888; "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia.
D'azzurro, alla testa di Giano bifronte di carnagione, vestita di rosso. Alias: idem con il capo di Santo Stefano.
Blasone della famiglia della Barba o Barba in Pisa; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.501. Note: Il capo di Santo Stefano è legato per la prima volta alla nomina di Adriano della Barba a cavaliere nel 1581.
D'azzurro, alla banda diminuita di rosso accompagnata in capo da due stelle a otto punte d'oro ordinate nel senso della banda, e in punta da una testa umana rivolta di carnagione barbuta d'argento, uscente dal cantone destro della punta stessa, e sinistrata da una stella a otto punte d'oro.
Blasone della famiglia del Barba, Barba o della Barba in Firenze; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.375.
Di nero, a tre bande d'argento, la centrale caricata di tre palle di rosso, le due laterali bordate di rosso e caricate di un filetto increspato dello stesso.
Blasone della famiglia Barba o della Barba in Firenze, San Piero Scheraggioe; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.376. Note: Secondo il Priorista Mariani lo stemma appartiene a Rodolfo di Gianni della Barba, priore nel 1301. Suo padre, Gianni, è indicato come «filius quondam Cambii Chiaravaldi»: per questo si afferma che l'antico cognome era «Chiaravaldi».
D'argento, ad un braccio vestito d'azzurro movente dal fianco sinistro tenente con la mano di carnagione una barba al naturale; col capo d'Angiò.
Blasone della famiglia Barba o dalla Barba dell'Emilia ricostruito da un disegno conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna nell'opera "Il Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche e aggregate" di Floriano Canetoli realizzata tra il 1791 e il 1795.
É possibile fare una ricerca preliminare all'interno del nostro archivio. Circa 100.000 tracce araldiche, origini dei cognomi, blasoni e stemmi nobiliari sono disponibili gratuitamente. Basta scrivere il cognome desiderato nella form qui sotto e premere invio.
Note legali
Le Traccia araldica sono dei dossier fatti da un programma A.I. utili quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti e confermano che ci sono delle informazioni su cui lavorare ed è possibile ordinare un documento araldico.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie