Famiglia originaria di Sassuolo, al cui condizione civile risulta da numerosi documenti fin dal secolo XVI. Come già appartenenti al ceto dei Conservatori della città di Modena, prima della bufera rivoluzionaria, furono iscritti nel ricostituito Libro d'Oro del Patriziato Modenese le famiglie di Giovanni e di Giuseppe fu Antonio con determinazione 6 febbraio 1816, e quelle di Luigi e di Alfonso fu Antonio Monesi con altra determinazione 23 marzo 1816. La presenza del motto nella bibliografia documentata della famiglia ci conferma l'avita nobiltà raggiunta della casata. Infatti l'origine del motto risale a circa il XIV secolo e deve essere ricercata in quei detti arguti che venivano scritti sui vessilli o bandiere dei cavalieri, esposti alle finestre delle locande in cui questi alloggiavano, in occasione dei tornei, e durante i tornei stessi. Il motto era un pensiero espresso in poche parole facente allusione a un sentimento palese o nascosto, a una qualità, a un ricordo storico, per stimolo al coraggio o onore. Era scelta dal capo della famiglia, dal cavaliere entrante in lizza o data dal sovrano al proprio uomo ligio. Motto della famiglia: Unum et idem. ...
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BrasãoMonesi
1. Brasão da família: Monesi
Língua do texto: Italiano
D'azzurro al cigno d'argento col becco e le gambe d'oro, fermo sulla pianura erbosa al naturale, sormontata da tre stelle (6) d'oro ordinate in fascia.
Blasone della famiglia Monesi nobile in Emilia Romagna, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" vol . IV.
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