Trae questa famiglia la sua origine da Milano, da dove venne in Vercelli. E' ricordo di un Antonio il quale fu governatore di Como e podestà di Genova. Suo figlio Giacobino venne in Vercelli, dove esercitò la mercatura. Ebbe per fratelli Giovanni Pietro, che fu collaterale nello Stato di Milano e Opicino, che fu governatore di Genova. Da Giacobino nacquero Mario e Gerolamo. Quest'ultimo fu accusato dell'assassinio del duca Galeazzo Maria Visconti in S. Stefano di Milano (1476). Mario fu mercante in Vercelli. Suo nipote Camillo, di Giacomo, fu referendario di Vercelli (1567), e il figlio di costui, Mario, fu senatore di Piemonte (1614). Consegnò Mario l'arma il 21 febbraio 1614. Sposò Paola di Bongiovanni Costa di Polonghera ed ebbe numerosa prole, ottenne il 4 ottobre 1629 l'immunità di 12 figli. Il primogenito Agostino (n. Torino, 4 maggio 1674) è lo stipite della linea di Larizzate, il socondogenito Camillo è ...
Inquartato; nel 1° e nel 4° d'oro, all'aquila di nero coronata del campo; nel 2° e nel 3° di rosso, al pesce natante d'argento.
Citato in "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol. secondo, pag. 227, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1890.
D'argento, alla banda troncata di verde e di rosso, accompagnata da due aquile, linguate di rosso, coronate, beccate e membrate d'oro, poste in banda, quella in capo di nero e quella in punta di rosso; col capo dell'impero.
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