Famiglia valenzana un cui ramo si trasferì in Sardegna agli inizi del secolo XVI con un Bernardino che si stabilì a Sassari. Nel 1528 i Soliveras furono ammessi allo stamento militare durante il Parlamento Villanova. Da allora furono presenti a tutti gli altri parlamenti. Nella seconda metà del secolo si stabilirono ad Ozieri dove si imparentarono con le maggiori famiglie. Agli inizi del secolo XVII i figli di un Giovanni formarono due diversi rami della famiglia; Matteo continuò il ramo di Ozieri che si estinse agli inizi del secolo XVIII. Antonio formò il ramo che con suo figlio Gavino si stabilì a Mores dove i suoi discendenti continuarono a risiedere.
Lo stemma della famiglia Soliveras è: In campo azzurro, una mano movente dal fianco destro dello scudo che indica il sole d'oro raggiante nel cantone sinistro del capo.
La presenza del motto nella bibliografia documentata della famiglia ci conferma l'avita nobiltà raggiunta della casata. Infatti l'origine del motto risale a circa il XIV secolo e deve essere ricercata in quei detti arguti che venivano scritti sui vessilli o bandiere dei cavalieri, esposti alle finestre delle locande in cui questi alloggiavano, in occasione dei tornei, e durante i tornei stessi. Il motto era un pensiero espresso in poche parole facente allusione a un sentimento palese o nascosto, a una qualità, a un ricordo storico, per stimolo al coraggio o onore. Era scelta dal capo della famiglia, dal cavaliere entrante in lizza o data dal sovrano al proprio uomo ligio. Motto della famiglia: Mira el sol y veràs ...
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