Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
La famiglia di Piacenza è un ramo dell'antichissima famiglia de Andito, modernamente Landi. Si staccarono dai de Andito nella prima metà del sec. XIII; il cognome in quel tempo era un nome di battesimo di un membro dei de Andito. Ciò viene dimostrato da un atto di cessione rogito dal notaio Albertus, del 9 aprile 1235. Molti membri di questa famiglia occuparono cariche pubbliche. Rainaldo fu camerario del Comune di Piacenza nel 1260; Gandolfo e ruffino, fratelli facoltosi mercanti, si trovavano a Londra nel 1330; essi il 15 giugno 1340, con rogito di Gabriele Mussi, ordinarono la costruzione in patria di oratorio con l'ospedale sotto il nome di S. Elisabetta; Bernardo era il canonico della cattedrale nel 1373; Antonio, iscritto nell'albo dei dottori e giudici piacentini, divenne professore di leggi e fu poi elevato al vescovado nel 1490. Il magnifico Giuseppe, dottore in ambo le leggi, fu podestà di Novara nel 1545 pel duca di Pier Luigi Faernese, e nel 1550 fu inviato ad Augusta con altri illustri concittadini oratore a Carlo V, da cui ottenne alla propria città la conferma di buona parte degli antichi privilegi. Francesco, allievo del Collegio dei Nobili di Parma, divenne colonnello della Guardia Nazionale, e ispettore della medesima nell'Umbria, nelle Marche, poi nella Toscana. Motto della famiglia: In veri et boni cognitione vera voluptas Altro ramo. La famiglia di Piacenza è un ramo dell'antichissima famiglia de Andito, modernamente Landi. Si staccarono dai de Andito nella prima metà del sec. XIII; il cognome in quel tempo era un nome di battesimo di un membro dei de Andito. Ciò viene dimostrato da un atto di cessione rogato dal notaio Albertus, del 9 aprile 1235. Molti membri di questa famiglia occuparono cariche pubbliche. Rainaldo fu camerario del Comune di Piacenza; Antonio, iscritto nell'albo dei dottori e giudici piacentini, divenne professore di leggi e fu poi elevato al vescovado nel 1490. Francesco, allievo del Collegio dei Nobili di Parma, divenne colonnello della Guardia Nazionale, e ispettore della medesima nell'Umbria, nelle Marche, poi nella Toscana. La fam. è iscritta nel Libro d'Oro della Nob. Ital. e nell'El. Uff. ...
Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
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BlasoneZanardi Landi
1. Stemma della famiglia: Zanardi Landi
Lingua del testo: Italiano
Inquartato: nel primo e quarto troncato: sopra d'oro, all'aquila coronata di nero, linguata di rosso; sotto d'argento alla banda d'azzurro (Zanardi); nel secondo e terzo d'oro a tre fascie di nero a spina di pesce (Landi), allo scudetto sul tutto posto in cuore d'oro al giglio d'azzurro. Cimiero: Un cavallo marino nascente.
É possibile fare una ricerca preliminare all'interno del nostro archivio. Circa 100.000 tracce araldiche, origini dei cognomi, blasoni e stemmi nobiliari sono disponibili gratuitamente. Basta scrivere il cognome desiderato nella form qui sotto e premere invio.
Note legali
Le Traccia araldica sono dei dossier fatti da un programma A.I. utili quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti e confermano che ci sono delle informazioni su cui lavorare ed è possibile ordinare un documento araldico.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie