Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti - Nobili - Feudatari
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Famiglia assai antica ed illustre di cui si leggono molte variazioni cognominali: d'Alessi, Nalesso, Alesso, Nalessi etc. probabilmente a causa dei molti rami propagati in diverse regioni del mondo intero e dei soliti errori di trascrizione.
La famiglia risulta originaria di Carrù, in Piemonte; trasferitasi, poi, in Torino, la famiglia si illustrò col banchiere Giambattista, che veniva investito della contea di Canosio (2 agosto 1747), fondando il 29 dicembre 1749 una primogenitura. Personaggi notevoli della famiglia sono: Gian-Giacomo, figlio di Girolamo, di Giambattista, il quale investito di Moiola (3 aprile 1777), dava luogo a un'altra linea comitale, oggi estinta; e Paolo, della linea comitale di Canosio, il quale era stato, successivamente, canonico (1796) e arciprete della cattedrale di Torino (1823), ed aveva vissuto nel periodo francese alla corte del card. Costa d'Arignano e nel 1799, all'epoca delle effimere vittorie del Souwarof, era stato deportato dagli austro-russi perché "candido ...
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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Inquartato; nel 1° d'azzurro, all'aquila d'argento, coronata dello stesso; nel 2° d'azzurro, al mastio d'argento; nel 3° d'azzurro, all'albero nudrito sulla pianura erbosa, il tutto al naturale; nel 4° scaccato di rosso e d'argento.
Citato in "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol. primo, pag. 29, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1890.
Inquartato: al primo di rosso, all'aquila coronata d'argento; al secondo d'azzurro al mastio d'argento; al terzo d'azzurro all'albero nodrito sulla pianura erbosa, sostenente un uccello fissante un sole d'oro orizzontale destro, il tutto al naturale; al quarto scaccato di rosso e d'argento.
Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI", vol.I p.354.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie