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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Nobili - Conti
Nobili in:Italia (Regno di Sicilia - Regno di Napoli)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Antica famiglia originaria Amalfitana, detta pure Ancoraria ed Anchola. La famiglia ha vestito l'abito di Malta nel 1449, ed ha goduto nobiltà in Amalfi ed in Barletta. Un ramo della famiglia de Ponte nobile amalfitana si estinse nella famiglia la qual ne ereditó la Cappella gentilizia nel duomo di quella cittá. La famiglia ereditó dalla famiglia Lanari dei Conti del Sacco l'ufficio feudale del peso della dogana di Majuri nel 1731. Veggonsi monumenti de' Ancora in Napoli nelle Chiese: di S. M. la Nova di S. M. degli Angeli a Pizzofalcone, e di S. Agnello; in Amalfi nel Duomo e nella Chiesa dello Spirito Santo. Tra i membri piú illustri della famiglia ricordiamo, Leone detto Dominus, nel 1197 interviene in un pubblico atto conservato dal Cavaliere Matteo Camera erudito raccoglitore delle memorie della costiera di Amalfi. Leone, primicerio della Chiesa di Amalfi nel secolo XII. Francesco, canonico della Chiesa di Amalfi, fondò la cappella gentilizia sotto il titolo di S. Orsola nel 1415 nel Duomo di quella città. Giovan Battista, fu aggregato dal Re Ferrante I nel 1459 alla nobiltà di Barletta, dove quel Re erasi portato per celebrare la sua incoronazione che seguí nel 4 febbraio 1459. Giovan Nicola, Signore di Bastia, feudo che ottenne nel 1561 del Duca di Amalfi Innigo Piccolomini. Annibale, Governatore della SS. Annunziata in Napoli nel 1577. Giovan Tommaso, regio Credenziere della Dogana del Sale in Salerno nel 1578.
Un Leone nel 1479 fu Conte, ed un Giovanni Battista nel 1459 fu ascritto alla nobiltà di Barletta. Bartolomeo fu dichiarato nobile di Amalfi nel 4 527. Nel 4 600 un Luigi trapiantava la famiglia in Napoli dove fiorisce tuttora. Vespasiano, dei Chierici Regolari Teatini, fu eletto Vescovo di Motola da Urbano Vili e quindi Arciv. di Trani. Ebbero i d'Ancora i feudi di Bastia, Bolognano, Campi, Costavaccare, Iscadamanto. Un ramo si stabilì pure in Palermo. ...
Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
D'argento alla banda di rosso accostata da due ancore di ferro al naturale.
Blasone della famiglia d'Ancora in Amalfi. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Blasone della famiglia d'Ancora in Palermo. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie