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Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Lo stemma descritto trovasi sul castello feudale della famiglia in S. Pietro in Cerro (Piacenza); anteriormente a Francesco I di Francia i triangoli dell'arma erano sostituiti da quadrati. Non si sa se i " De Barateriis" provengono da Genova o da Bologna; li troviamo già a Piacenza sui primi del dugento. Un Guido fu consigliere di Oberto Visconti podestà di Bologna nel 1206 e nei due anni successivi venne eletto podestà di Milano; un altro Guido, canonico di Bruges in Francia, fu procuratore presso la curia papale di Avignone nel 1342 e nei seguenti anni sotto Giovanni XXII e Clemente VI, e dotò di una cappella la chiesa dei SS. Nazzaro e Celso in Piacenza; Alberigo nello stesso tempo si trovò alla corte pontificia come giureconsulto e presso quella ebbe incarico di sostenere le ragioni di Rogerio vescovo di Piacenza. Un Antonio, giureconsulto valente, insegnò nello studio di Piacenza dal 1398 in poi; ebbe parte nelle vicende politiche della patria, fu podestà di Cremona nel 1417, fu iscritto nell'anno seguente nell'albo dei dottori e giudici piacentini; un altro illustre giurista ebbe la famiglia in Bartolomeo, che insegnò diritto civile a Pavia dal 1422 al 1447 e scrisse un trattato: "De Feudis" il cui ms. donò a Filippo Maria Visconti, e venne stampato solo nel 1612. Un altro Bartolomeo continuò le belle tradizioni scientifiche della famiglia; fu iscritto nel 1489 all'albo dei dottori e giudici della sua città, e venne mandato con altri 4 piacentini a papa Giulio II, da cui fu creato cavaliere, per l'eloquente e dotta orazione avanti a lui pronunciata (an. 1512). I Barattieri s'erano intanto venuti arricchendo, sicchè Francesco, figlio del "magnifico e preclaro dottor Bartolomeo già consigliere ducale", più sopra ricordato, poté il 5 novembre 1466 comprare da Bianca Maria Visconti, ved. di Francesco Sforza, assai a corto di pecunia, per libre 1792 di moneta milanese il feudo di S. Pietro in Cerro, diocesi piacentina, per sè e discendenti maschi (Rog. del not. Giacomo Perego milanese). Tra i membri illustri dell'antica famiglia nell'evo moderno ricordasi un Alberico, creato cavaliere da Leone X, allorché si presentò a ...
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BlasoneBarattieri Di S. Pietro
1. Stemma della famiglia: Barattieri di San Pietro
Lingua del testo: Italiano
Fasciato azzurro e d'argento di quattro pezzi, le due fascie d'azzurro caricate di tre triangoli di campo 2 e 1, col capo d'argento caricato da una bandiera di rosso, alla croce d'argento fluttuante a sinistra, attaccata ad un'asta d'oro posta in banda. Elmo: ornato di svolazzi e medaglia. Cimiero: un'orsa nascente portante una bandiera di rosso crociata d'argento. Motto: Deus et gladium
Blasone della famiglia Barriteri di San Pietro.
Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" Vol. I pag. 498 .
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