Antica e assai nobile famiglia toscana, con residenza nella città di Volterra ma nobilmente presente anche in Siena sin almeno dal secolo decimo quinto, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia, con un maggior insediamento in Emilia-Romagna, e d'Europa. Per aver concorso alla fabbrica del nuovo teatro di Volterra, l'ingegnere Luigi, di Salvatore Gustavo e e fratello di Sofia, discendente da antica famiglia di Volterra e imparentato per moglie con la famiglia patrizia Del Bava Arrighi, fu insignito della nobiltà volterrana, con rescritto 9 settembre 1832. A tal nobil casato, appartenne la Villa di Scopicci, situata a circa 10 km di Volterra, come ancora risulta attestato dallo stemma in pietra, che campeggia sul portone principale. Questo nobile casato è compreso nella pregevole opera "Raccolta Ceramelli Papiani", costituita nel corso di molti anni da Enrico Ceramelli Papiani (1896-1976), la quale è un fondo conservato nell'Archivio di Stato di Firenze ...
Sbarrato di verde e di rosso, sul tutto uno scudetto ovale d'oro (o d'argento) caricato di una campana di verde.
Stemma della famiglia Campani in Modena e Ferrara ricostruito da un disegno conservato presso la Biblioteca estense universitaria nell'opera "Insegne di varii prencipi et case illustri d'Italia e altre provincie" don Jacomo Fontana, AD 1605.
Inquartato: nel 1° e 4° d'oro, alla stella a otto punte d'azzurro; nel 2° e 3° di rosso pieno.
Stemma della famiglia in Siena; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.5297. Note: Nelle Biccherne senesi (cfr. Biccherne 1984), nell'esemplare del 1436 gli smalti del 1° e 4° punto sono invertiti, e questo sembra molto più veritiero. Inoltre nel 1449 e nel 1489 compare anche un semplice inquartato d'azzurro e di rosso.
Sbarrato d'oro e di rosso, sul tutto uno scudetto ovale d'oro caricato di una campana al naturale.
Stemma (alias) della famiglia Campani in Modena e Ferrara ricostruito da un disegno conservato presso la Biblioteca estense universitaria nell'opera "Insegne di varii prencipi et case illustri d'Italia e altre provincie" don Jacomo Fontana, AD 1605.
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