Godette nobiltà in Trapani e in Monte S. Giuliano. Un Berto fu giurato in questa ultima città nel 1451-52; un Teseo vi tenne la stessa carica nel 1556; un Antonio fu senatore di Trapani nel 1683-84; un Angelo tenne detta carica nella stessa città nel 1697-98, 1704-5; un Francesco la tenne nel 1769-70. La nobiltà di questa famiglia venne riconosciuta nel 1834 dalla R. Commissione dei titoli e Nobiltà del regno delle Due Sicilie. Altro ramo. La città del Monte Erice, hoggi detta di San Giuliano, fù ne' tempi antichi assai ricca di famiglie nobili, e ciò avvenne così per la falubrità dell'aria, come del grosso tenitorio, ch'ella possedeva. Dona chiarezza di ciò un privilegio dell'Imperador Federico II dato nel 1241 à favor dell'Università, per il quale se gli dona molti Casali disabitati, fra i quali si leggono il Casale di Curto, quei di Scupello, di Farginisi, e di Rapalgimi, ...
Un ramo di làdro (lauro ndr) verde in campo d'argento partito di tre ramacciuoli, ed ogn'uno tiene due foglie, in mezzo de'quali v'è il fiore.
Famiglia Cipponeri della Sicilia.
Fonte Bibliografica: "Teatro Genologico delle Famiglie Nobili Titolate Feudatarie ed Antiche Nobili del fidelissimo Regno di Sicilia viventi ed estinte"
Libro I p.278, del S.Don Fialdelfio Mugnos, Palermo 1647.
Blasone della famiglia Cipponeri della Sicilia.
Fonte bibliografica del blasone: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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