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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Duchi - Baroni - Nobili
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: de Como,Tomo
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Capostipite di questa famiglia è secondo il Campanile, Riccardo, signore di Alvignano in Terra di Lavoro. Ma le prime sicure notizie di essa risalgono soltanto ad un Giovanni, di Girolamo, vissuto in Napoli ai principi del secolo XV. Suo figlio Angelo cominciò la costruzione di quel palazzo ora sede del museo Filangieri - che fu uno dei più bei gioielli architettonici del 400. Godè sommamente i favori della Corte aragonese, tanto da ospitare il 17 agosto 1488 lo stesso duca di Calabria, poi re Alfonso, che vi convenne in occasione della testa del figliuolo Leonardo. Fu questi dal 1487 al 1494 procuratore del duca di Calabria e verso la fine del dominio aragonese r. consigliere e conservatore del reale patrimonio. Il 20 gennaio 1495 re Alfonso gli concesse in feudo il passo di Canne sull'Ofanto. Alla caduta degli aragonesi fu inquisiti di ribellione, prosciolto, ottenne nel 1512 il possesso di Pietra Variana, che cedette in seguito alla figlia Consalvo Cordavo, Elvira duchessa di Sessa, ricevendone in cambio Carife in principato Ultra. Suo nipote Giovannangelo, figlio del fratello Francesco, continuò la famiglia: ebbe il feudo di Carife e l'altro di Casalnuovo ereditato dall'avo. Il feudo di Carife passò in seguito ai Capobianco, quello di Casalnuovo rimase ai famigliari che ottennero su di esso nel 1710 titolo di duca. Ai principi del secolo XVIII un ramo della famiglia si stabilì in Trani ove venne iscritto al seggio di Portanova. La linea primogenita, quella di Casalnuovo s'estinse nel 1875 in Laura, figlia del duca Giov. Vincenzo e moglie del nob. Federico Berlingieri dei march. di Valle Perrotta. Quella di Trani invece fiorisce tuttora ed è decorata del titolo di barone di S. Stefano (mpr.) ed è iscritta nell'Elenco nob. e nel Libro d'oro nob. ital. col detto titolo e con quello di patrizio di Trani (m.). Arturo Como, barone di S. Stefano patrizio di Trani, n. in Napoli 8 agosto 1897, figli di Marco Augusto, deceduto, e Rosalia Monaco, deceduta. Fratelli: a) Gennaro; b) Augusto. Altro ramo. Antica e nobile famiglia di Verona. Altro ramo. Antica e nobile famiglia di Verona ...
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BlasoneComo
Variazioni Cognome: de Como,Tomo
1. Stemma della famiglia: Como
Lingua del testo: Italiano
D'azzurro ad un crescente d'argento accompagnato da tre stelle (8) d'oro, due in capo ed una in punta.
Blasone della famiglia Como in Napoli. Fonti bibliografiche: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888; disegno conservato presso la Biblioteca estense universitaria nell'opera "Araldo, nel quale si vedono delineate e colorite le armi de' potentati e sovrani d'Europa, delle più cospicue d'Italia ...," del frate minore osservante Angelo Maria da Bologna. Note: il Crollalanza non blasone le otto punte delle stelle.
2. Stemma della famiglia: Como (de), Tomo (Veneto)
Lingua del testo: Italiano
Spaccato; nel 1° d'azzurro, ad avambraccio vestito d'argento, affibbiato di rosso, movente dal fianco sinistro, la mano di carnagione impugnante una freccia d'oro, armata e impennata d'argento, posta in sbarra, la punta in basso; nel 2° d'argento, a due bande d'azzurro, la bordura inferiore increspata.
Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol. primo, pag. 312, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1890.
Blasone della famiglia Como in Verona. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. Note: Ebbero principio da un' Elia, il quale come sindaco di Castelbaldo, si recò a Padova nel 1189 per agitare la causa del suo Comune colla città. Si estinse nella persona di Marco che fu ucciso a Venezia.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie