Ignorasi la data di fondazione dell'antichissima città etrusca di Corneto. Essa fin dai tempi più antichi si regolò a forma di Repubblica e fu Signora di parecchi castelli circonvicini, dai quali ogni anno riceveva giuramento di fedeltà ed offerte di vassallaggio, conservandosi sempre fedele alleata della S.S. Apostolica. Assediata infatti da Federico II e circondata nel 1245, prima di arrendersi e per sostenere il partito della Chiesa sacrificò ben 32 suoi nobili cittadini, acquistandosi allora e poi il titolo di "fedelissima", che conservò successivamente e come tale fu dichiarata da ben dodici Sommi Pontefici. Dagli antichi statuti risulta che la città di Corneto ebbe un Corpo di famiglie nobili cittadine e forestiere, aggregate al General Consiglio; esse si dividevano nelle maggiorenti dette patrizie e nelle semplici nobili. Un Antonio risulta esser stato iscritto l'anno 1814 nel Libro dei Nobili di Corneto che si conserva nell'Archivio del Comune, quindi ai discendenti ...
D'azzurro al cipresso al naturale nodrito su una terrazza movente dalla punta, cimato da una colomba e addestrato da una cometa d'oro ondeggiante in palo.
Blasone della famiglia de Sanctis in Roma, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" vol. VI p.82.
D'azzurro, al monte di tre cime di verde movente dalla punta sostenente un leone d'oro mirante una cometa del medesimo posta in banda nel canton sinistro del capo.
Blasone della famiglia de Sanctis in Napoli, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" vol. VI
D'azzurro, a tre teste di carnagione, crinite di nero, coronate d'argento, ordinate 2 e 1; al giglio d'oro posto nel cuore.
Blasone della famiglia Santi o de Sanctis nobile in Messina. Fonte: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912).
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