El escudo de armas será revisado y, si es necesario, rediseñado en estricto cumplimiento de las reglas heráldicas por nuestros expertos.
Idioma del texto: Italiano
Nobleza: Nobili - Conti
Nobles en:Italia (Lombardia)
El país o región del expediente se refiere principalmente a los lugares donde la familia fue adscrita a la nobleza y pueden ser diferentes a los de residencia.
Antica ed assai nobile famiglia di origine bergamasca, fiorente nel XIV secolo a Riva di Solto, sponda occidentale del Lago d'Iseo, la quale ebbe ruoli primari nella vita cittadina e provinciale. Ivi fioriva, nel 1350, Benedetto, padre di Antonio e avo di Zovanello, che era già morto nel 1431. Il figlio di questi Bertolino, fu padre di un altro Zovanello, già morto nel 1501, il quale a sua volta ebbe un figlio: Andrea, che è il comune capostipite dei due rami che prosperarono in seguito tra Bergamo e Riva di Solto. Il primogenito, Marco, morto attorno al 1540, fu padre di Gio. Andrea, al quale il 17 aprile 1575, dal Consiglio di città di Bergamo, venne rilasciata una dichiarazione in cui si riconosceva che la famiglia rappresentava i cittadini abitanti ed originari di questa città. Fu suo figlio Giulio che, nel 1635, venne ammesso col nipote Nicolino al Consiglio Nobile di Bergamo e che, nel 1656, fu creato conte di Solto dalla Repubblica di Venezia, per benemerenze acquistate nella guerra di Candia al comando di una galea; sulle mura di Candia, poi, cadde uno dei suoi figli Gio. Andrea, che nel 1642 era stato accolto nell'Ordine di Malta, quale Cavaliere di Giustizia. Linicio, l'altro figlio di Nicolino, sposò Paola dei Conti Secco-Suardo, dalla quale ebbe due figli: Francesco e Giulio, che furono ambedue cavalieri di Malta e che morirono senza discendenti. Così al principio del secolo XVIII si estinse il ramo primogenito. L'altro ramo, ancora fiorente, ha avuto origine da Giorgio, fratello di Marco e figlio di Andrea. Giorgio ebbe un figlio di nome Andrea che fu padre di Gio. Giorgio (m. 1600), e avo di Giacomo (n. verso il 1574 e m. 1661). La famiglia continuò ad avere la propria residenza a Rivo di Solto, sino a Francesco di Giacomo (n. 1610, m. 1689), mentre invece il figlio suo Gio. Giorgio (1666.1743), sulla fine del XVII secolo si trasferì in Brescia. Ivi Gio. Giorgio sposò Maria Giovanna Cittadini, anch'ella di famiglia bergamasca residente a Brescia, e vi esercitò il commercio. La famiglia continuò con Francesco (1711 - 1762) che, ...
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BlasónMartinoni Caleppio
1. Escudo de la familia: Martinoni Caleppio
Idioma del texto: Italiano
D'argento al destrocherio armato al naturale tenente con la mano di carnagione un pennone di azzurro bifido caricato di un tribolo d'oro; col capo di azzurro carico di una stella d'oro (8).
Fonte bibliografica: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" vol. IV p.452.
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Notas legales
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Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.