Vittorio Amedeo III, re di Sardegna, coi diplomi in data 13 dicembre 1777, in considerazione di particolari prestazioni fatte allo Stato, concedeva il titolo di cavaliere e di nobile a Martino Massidda, di Santulussurgiu, ed ai suoi figli e discendenti maschi da maschi. Col predetto diploma di cavalierato gli concedeva pure l'uso dell'arma. I nomi dei discendenti del predetto don Martino sono compresi nell'Elenco dei nobili e cavalieri esistenti nella soppressa Provincia di Cuglieri, compilato dal R. Prefetto e trasmesso nel 1822 alla R. Segretaria di Stato e di Guerra in occasione dell'incoronazione del Re Carlo Felice. Spettano pertanto a questa famiglia i titoli di cavaliere (m.) e di nobile (mf.) colla qualifica di Don (mf.). Con tali titoli Altro ramo. Carlo Emanuele III, re di Sardegna, coi diplomi in data 4 luglio 1738, concedeva, a Pietro Paolo Massidda, di Tempio, i titoli di cavaliere e di nobile, trasmissibili ai suoi figli e discendenti per linea mascolina. Col diploma di cavalierato si concedeva anche l'uso dello stemma. Il nome di Don Michele, discendente dal predetto concessionario, è compreso nell'Elenco dei Nobili e cavalieri, compilato, nel 1822, dalla R. Prefettura di Tempio e trasmesso alla R. Segreteria di Stato e di Guerra, in occasione dell'incoronazione del re Carlo Felice. Spettano pertanto a questa famiglia i titoli di cavaliere (m.) e di nobile (mf.), colla qualifica di Don (mf.). Con tali titoli Altro ramo. Nel 1881, la consulta araldica confermava i titoli di cavaliere e di nobile, colla qualifica di Don a favore di Raffaele Massidda, di Santulussurgiu, trasmissibili ai discendenti legittimi e naturali, maschi da maschi. Spettano pertanto ai suoi discendenti i titoli di cavaliere (m.) e di nobile (mf.) colla qualifica di Don (mf.). Arma della famiglia: Inquartato: nel primo di azzurro con una torre aperta torricellata di argento murata di sabbia e sostenente tre cannoni d'oro, posti due ai fianchi e l'atro in mezzo; al secondo di argento alla spada di rosso guarnita d'oro, alta, posta in sbarra colla bordura di rosso; al terzo d'oro al pugno destro di carnagione, chiuso, coll'indice disteso, esso pugno reciso di rosso e ...
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BrasãoMassidda
1. Brasão da família: Massidda
Língua do texto: Italiano
Inquartato: nel primo di azzurro con una torre aperta torricellata di argento murata di sabbia e sostenente tre cannoni d'oro, posti due ai fianchi e l'atro in mezzo; al secondo di argento alla spada di rosso guarnita d'oro, alta, posta in sbarra colla bordura di rosso; al terzo d'oro al pugno destro di carnagione, chiuso, coll'indice disteso, esso pugno reciso di rosso e posto in sbarra; al quarto d'azzurro alla penna da scrivere d'argento in palo.
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Notas legais
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As variações de sobrenomes são frequentes e derivam principalmente de atos involuntários, como erros de tradução ou inflexões dialetais, ou de atos voluntários, como tentativas de escapar da perseguição ou aquisição de títulos e propriedades de outras famílias