Antica e illustre famiglia dell'Emilia-Romagna, di chiara e avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Secondo quanto ci viene tramandato, essa trae origine dal nobilissimo casato Papazzoni della Mirandola. Pertanto essa vede il suo capostipite in Guido, del fu Manfredo, le cui memorie risalgono agli anni 1116 e 1136, e si vuole abbia tratto il suo cognome da Azzo o Azzone, figliuolo di Guido morto nel 1184. I membri di tal famiglia si distinsero sempre per virtù e capacità. Tra i molti, ricordiamo: Fabio, segretario di stato del duca Alessandro I Pico, dal quale fu impiegato in molte importanti ambascerie presso le primarie corti d' Europa, e un Giovanni, il quale fu creato cardinale di S. R. Chiesa dal pontefice Celestino II. Signora della villa di Cividale e del castello della Motta, la famiglia si divise in diverse rami, trapiantatisi in Bologna, ove furono consolari, di ...
Inquartato: nel primo e quarto d'argento al leone di rosso; nel secondo e nel terzo fasciato d'azzurro e d'argento, colla fascia di rosso, attraversante sull'inquartatura; sul tutto uno scudetto inquartato d'argento e d'azzurro. Il tutto abbassato sotto un capo d'oro, caricato di un'aquila di nero, coronata del campo. Cimiero: Cane bracco al naturale, collarinato d'argento, nascente.
Stemma del ceppo originario Papazzoni della Mirandola. Fonte bibliografica del blasone: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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