Antica ed illustre famiglia di Ome, in provincia di Brescia, ove, nel 1498, risiedeva un Gregorio, consigliere. Tal casato, però, verso la metà del secolo decimo settimo, si stabilì in Brescia, con Giulio, figlio di Gregorio, sopra accennato. Giulio, che col commercio aveva largamente migliorato la posizione della famiglia, sposò la nobile Ersilia Zoni e ne ebbe Giacinto e Giuseppe; quest'ultimo, marito della nobile Lucrezia Prati, fu padre di Fortunato, che sposò la nobile Dorotea Gigli, da cui Giuseppe. Fortunato II, nel 1734, dimostrando l'originarietà bresciana della sua famiglia e le antiche benemerenze, chiese ed ottenne di essere ammesso coi propri discendenti nel Consiglio Generale della Nobiltà bresciana. Da Fortunato III, figlio di Giuseppe, e da Giulia nob. Arici, sua moglie nacque un altro Giuseppe n. (1810, dec. 1873) che sposò Chiara Bertelli, da cui, fra altri morti senza discendenza, ebbe un figlio Fortunato 4° (n. 1836, dec. 1867) ...
Inquartato di rosso e d'oro, alla fascia d'azzurro, attraversante sull'inquartato.
Blasone della famiglia Pilati di Brescia. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti", compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D’argento, al cato manicato di nero, sormontato da tre palle dello stesso, male ordinate.
Blasone della famiglia Pilati o Pilato in Sicilia. Fonte bibliografica: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia.
Blasone della famiglia Pilati. Fonte: "Raccolta di armi gentilizie di varie città e famiglie nobili d'Italia, parte solo tratteggiati a penna, e parte anche acquerellate" manoscritto conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma.
D'azzurro, al leone d'oro, seduto su di uno sgabello, e tenente colle branche anteriori un' aquila di nero. Motto: Sub umbra alarum tuarum.
Blasone della famiglia Pilati del Trentino e Lombardia. Fonti bibliografiche: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti", compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888; Stemmi e notizie di famiglie Valsabbine e del Benàco.
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