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Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti - Nobili
Nobili in:Italia
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Vengono da Mondovì con Giovanni, che sposa Margherita Eula ed è padre di Cesare, di Stefano (decaduto Magliano Alpi il 1 gennaio 1899) e di Alessandro che nato a Mondovì il 14 luglio 1817, fu in Accademia poi in Savoia Cavalleria, decorato di medaglia d'argento; chiuse la carriera col grado maggior generale. Cesare, nel battesimo Giovanni Napoleone nacque a Mondovì il 13 febbraio 1809 e morì a Torino il 24 ottobre 1893. Dottore in leggi, percorse brillantemente la carriera delle intendenze e delle prefetture; fu vice-governatore di Milano nel 1859, segretario generale, poi reggente del Ministero della Real Casa, collocato indi a riposo col titolo di ministro onorario della Real Casa. Benemerito presidente di Opere Pie, gran cordone dell'Ordine Mauriziano, fu creato conte (R. D. 13 luglio 1867) con diploma dalle tasse (R. D. 28 novembre1867) e riconosciuto nel titolo e nello stemma con Decreto Presidenziale del 22 settembre 1889. Il 26 aprile 1852 aveva sposato a Torino Cristina Maria Emilia Virginia Sismondo, figlia del celebre professore senatore Angelo, e ne aveva avuto: Eugenio, Emilia, nato Torino 30 maggio 1853, moglie (Torino gennaio 1873) a Vincenzo De Fornaris, di distintissima ed antica famiglia originaria di Canale, e Vittorio, nato Torino 28 ottobre 1866, andata sposa (Torino 16 luglio 1891) all'avvocato Ernesto, dell'avvocato commendatore Agostino Re, nome di una nobile famiglia astigiana de hospitio. Il conte Eugenio predetto, nato a Torino 29 giugno 1862, dottore in legge, consigliere provinciale di Cuneo, deputato al Parlamento per il Collegio di Brà (1903), amministratore oculare di Opere Pie, presidente del sindacato Agricolo di Torino, benefattore munificentissimo dell'Opera Salesiana di Don Bosco, senatore del Regno, tiene alte le tradizioni paterne di onore e di mecenatismo. Torino ha deducato ai conti Rebaudengo il piazzale della soppressa barriera di Milano, dove sorge la Scuola salesiana di arti e mestieri fondata dal conte Eugenio, che, fra le molte decurazioni, ha anche quella di cavaliere di Gran Croce della Corona d'Italia, dell'Ordine Piano e del S. Sepolcro. La famiglia è iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana e nell'Elenco Ufficiale Nobile Italiana col titolo di conte (mpr.), ...
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BlasoneRebaudengo
1. Stemma della famiglia: Rebaudengo
Lingua del testo: Italiano
Palato di azzurro e d'oro; col capo del secondo carico di tre stelle (6) del primo, ordinate in fascia (Riconoscimento 1889).
Citato in "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" vol. V.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie