Vuole la tradizione che la famiglia Sozzi di Bergamo sia un ramo della famiglia dei Capitani, bandita dal Ducato di Milano. Stabilitasi sul territorio bergamasco, acquistò molti beni ed il Castello di Calusco; altri beni a Gorlago e finalmente a Caprino Bergamasco. In Bergamo ebbe uno splendido palazzo sul colle San Giovanni, con due torri, che appartennero alla fortezza chiamata Firma fides di Bernabò Visconti e con una loggia ad archi tra le medesime che prospetta a mezzodì sopra i bastioni di Santa Grata. Ora fa parte del Seminario Vescovile. Dal colle San Giovanni i Sozzi si trasferirono, al principio del secolo scorso, in un palazzo presso il ponte della Morla, poi Riccardi e ora Beretta; e da questo al palazzo Tassis in via Pignolo, ora Perico Baldini. Nel Consiglio di Bergamo sono iscritti col cognome Sozzi: Cristoforo, 1631; Pietro, 1656; Girolamo 1679; Pietro e Girolamo col titolo di conti; ...
Troncato: nel primo d'oro all'aquila bicipite di nero coronata del campo sulle due teste; nel secondo partito di argento e di rosso al castello di due torri poste ai lati, con due merli alla guelfa su ogni torre, il tutto aperto e finestrato del campo, le due torri sormontate ciascuna da un gallo, quello di destra rivolto, il tutto dell'uno all'altro, con un cipresso di verde, sradicato, attraversante sul tutto e sulla ripartizione.
Blasone della famiglia Vimercati Sozzi, fonte bibliografica del blasone: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" vol.VI.
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