El país o región del expediente se refiere principalmente a los lugares donde la familia fue adscrita a la nobleza y pueden ser diferentes a los de residencia.
Variaciones Apellido: Chiavelli,Pini del Lion Bianco,Pini del Pino,Pini delle Stelle,Pini Palmerini
Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.
Dossier Heráldicos :
Pini
Variaciones Apellido: Chiavelli,Pini del Lion Bianco,Pini del Pino,Pini delle Stelle,Pini Palmerini
Antica ed assai nobile famiglia bolognese, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia, con insediamenti assai cospicui in territorio lombardo. La casata fu del Consiglio dei quattrocento, in persona di Francesco e Giovanni, e degli ottocento in persona di Lambertino e Palmirolo. Giovanni, di Benvenuto, fu del Consiglio dei duemila. Un altro Giovanni accompagnò il Cardinale Legato che fuggiva a Firenze. Bartolomeo fu marito di Elena, di Bornino, di Giacomo Bianchi. Lorenzo, già Vescovo di Volterra, nel 1359 era vicario generale del Vescovo di Bologna. Altro Lorenzo, di Matteo, detto Mattiolo Uguzzone, fu un celebre giurista e Lettore Pubblico dal 1365 al 1391. Lo stesso fu degli Anziani nel 1367. Lodovico, di Lorenzo, fu Canonico di S. Pietro. Pino, uomo molto riguardevole per le sue rare qualità, ebbe la moglie che andò alle nozze d'Annibale Bentivogli con le altre nobili quando prese per ...
Inquartato: nel 1° e 4° come il precedente; nel 2° e 3° d'oro, allo scaglione di verde, accompagnato da tre rami di palma dello stesso, 2.1.
Pini Palmerini di Pisa, originati dal matrimonio di Polidoro Pini e Felice Palmerini (metà sec.XVII).
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 6281.
Troncato: nel 1° d'azzurro, all'aquila dal volo spiegato d'argento, coronata d'oro, sormontata da tre gigli dello stesso ordinati fra i quattro pendenti di un lambello d'argento; nel 2° d'argento, all'albero di pino al naturale, nodrito sul terreno dello stesso, accostato in capo da due stelle a sei (o otto) punte d'oro.
Pini di San Miniato.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 6282.
D'azzurro, all'albero di pino al naturale, fruttifero dello stesso, nodrito su un monte di tre cime d'argento e accompagnato in capo da tre stelle a otto punte d'oro, 1.2.
Pini del Pino di Firenze, questa famiglia è un ramo della famiglia Pini delle Stelle, staccatosi verso la metà del XVIII secolo, cambiando gonfalone (Angiolo Maria e Antonio Diego dal Pino, 1764).
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc. 3785.
D'azzurro, al pino al naturale, sostenuto da un leone d'oro.
Pini di Assisi.
Fonte bibliografica del blasone: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Spaccato d'oro e di rosso, ad un albero di verde attraversante sulla partizione; col capo d'Angiò.
Pini o dal Pino di Bologna.
Fonte bibliografica del blasone: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Pini di Forlì.
Fonte bibliografica del blasone: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'oro, alla fascia d'azzurro, coll'aquila bicipite di nero, rostrata, linguata e inombrata di rosso, attraversante sopra la fascia.
Pini originari di Osimo insigniti del titolo marchionale.
Fonte bibliografica del blasone: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Una fascia inclinata in banda, caricata di pigne in palo.
Pini di Urbino.
Fonte bibliografica del blasone: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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Notas legales
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Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.