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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Nobili
Nobili in:Italia (Emilia Romagna)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
I nobili Guidelli, altresì detti Guidelli Ghisoni, tennero dominio sul castello di Casalgrande, e si narra che la loro signoria precedesse quella dei Fogliani, intorno all'anno del Signore 1300. Si dice che nel castello fosse effigiato lo stemma della loro casata. Questi illustri signori contribuirono a sottomettere Casalgrande all'autorità del marchese Niccolò III d’Este, sottraendolo ai Fogliani. Possedevano vaste terre in quel territorio e godevano di privilegi ed esenzioni concessi loro dallo stesso marchese Niccolò III, benefici che si protrassero sino al Cinquecento con Marco e Giovanni. Marco, uomo di legge, dimorava in Reggio, e da lui discese la famiglia Guidelli di quella città. Giovanni, invece, risiedeva a Casalgrande. Nel 1579 visse Giovanni Battista, e nell’anno seguente messer Domenico, con le sue sorelle Lodovica e Flaminia, alienò molte delle terre di Casalgrande, cedendole con le immunità a esse spettanti. Verso l’anno 1589, di questa nobile stirpe si annoveravano Jacopo, Simone, Luca, Giovanni, Lorenzo, Girolamo, Michele, Guidello, Vincenzo e Giovannino. Tra essi, Prospero Guidelli, che visse nel 1551, si distinse quale giurista e letterato. Fu membro dell’Accademia degli Accesi e segretario del Cardinale Pighini, con il quale viaggiò lungamente e lo accompagnò al Concilio di Trento, al quale il prelato prese parte. Un certo Antonio Guidelli, spentosi nel 1694, fu valente pittore e nel 1657 dipinse una sacra immagine della Beata Vergine con San Sebastiano e San Rocco per la chiesa di Cadelbosco Sopra; tuttavia, non è dato sapere con certezza se appartenesse alla medesima casata. Giovanni Simone, figlio di Simone e di Anna Medici di Casalgrande, fu medico di grande distinzione. Studiò a Bologna e viaggiò molto, ma infine si ritirò a Casalgrande, ove si dedicò con carità alla cura gratuita dei poveri, spirando in quel luogo nel 1769. Un altro Guidelli esercitò anch’egli la medicina, ed è menzionato da Cesare Magati, mentre il celebre Vallisneri lo definisce "dottissimo". Lodovico Guidelli-Ghisoni, figlio di Prospero e nipote di Lodovico, già univa in sé i due cognomi. Egli ereditò i beni di due suoi zii canonici, Domenico e Antonio, e si spense nell’anno 1822. Suo figlio Prospero servì quale guardia nobile d’onore del Duca di Modena e fu conservatore della città di Reggio. Egli prese in sposa Anna Grati di Bologna, e in seconde nozze Carolina dei marchesi Malaspina, dalla quale ebbe due figli: Lodovico, nato nel 1834 e congiunto in matrimonio con Palmira Bassi, e Giulio, nato nel 1836, il quale ...
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BlasoneGuidelli Ghisoni
1. Stemma della famiglia: Guidelli Ghisoni
Lingua del testo: Italiano
Partito: al primo d'azzurro al leone rampante d'oro; al secondo troncato. Sopra, di oro all'aquila di nero col volo abbassato. Sotto: di azzurro al crescente montante di argento, sormontato da tr stelle a sei punte d'oro, male ordinate. (Riconosciuto con Decr. Ministeriale 29 giugno 1880).
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Note legali
Le Traccia araldica sono dei dossier fatti da un programma A.I. utili quale punto di partenza per ricercatori ed appassionati araldisti e confermano che ci sono delle informazioni su cui lavorare ed è possibile ordinare un documento araldico.
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie