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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Manjon
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
La nobilissima Famiglia Magnoni trae le sue vetuste origini dalla Spagna Aragonese, ove era anticamente conosciuta col nome di Manjon. Essa fu trapiantata in suolo siciliano per opera del valoroso Giovanni Guglielmo, familiare del cattolicissimo Re Ferdinando d'Aragona, nonché di Alfonso e Timoteo, militi regi di chiara fama, i quali vissero all’alba del secolo decimosesto. Nel corso del tempo, Paolo Vincenzo, nel glorioso anno del Signore 1626, trasferì sé medesimo e la sua stirpe nella illustrissima città di Ferrara, ove fu accolto e aggregato con onore tra le schiere della nobiltà locale. Successivamente, il nobile Giovanni, per munifico decreto del Sommo Pontefice Benedetto XIV, fu insignito del titolo di Conte Palatino, dignità di grande prestigio. Egli, congiungendosi in matrimonio nell’anno 1767 alla nobil donna Geltrude de Sterpini, patrizia di Viterbo e di sangue romano, fu altresì aggregato alla nobiltà viterbese, accrescendo così la gloria e l’onore della casata. Tra gli uomini di chiara dottrina e virtù che ornarono il nome dei Magnoni, si segnala l’egregio Giuseppe, insigne giureconsulto e professore di diritto presso l’Università della sua patria, nell’anno 1661, il ...
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BlasoneMagnoni
Variazioni Cognome: Manjon
1. Stemma della famiglia: Magnoni
Lingua del testo: Italiano
D'azzurro, ad un leone rampante d'oro tenente una rosa di rosso stelata e fogliata di verde.
Blasone della famiglia Magnoni di Ferrara (Conti palatini). Fonte bibliografica: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti".
Di rosso, a tre teste di leone strappate d'argento ordinate in palo.
Blasone della famiglia Magnoni in Lombardia, fonte bibliografica: disegno dello stemma presente nel manoscritto "Conte Edgardo Mattei, collezione rara di stemma gentilizi Italiani esistente in Roma Archivio Conte Pasini" Copia conforme per cura dell'Istituto Araldico Blasone Italiano, Bologna.
Troncato; nel 1° di rosso, ad un avambraccio in palo movente dalla troncatura vestito d'azzurro e tenente un ramo fogliato, ordinato in fascia, fogliato di verde fiorito di quattro cinquefoglie d'argento; al 2° partito d'argento e d'azzurro, al palo di nero attraversante sulla partizione. Cimiero: un bambino di carnagione cinto d'azzurro con le braccia distese e levate. Motto: Favente Deo.
Blasone della famiglia Pagnoni della Lombardia originaria di Milano. Fonte bibliografica: "Armorial Général par J.B.Rietstap - Deuxième èdition refondue et augmentée".
Spaccato d'argento e di rosso, al leone d'oro, lampassato di rosso, attraversante sulla partizione.
Blasone della famiglia Magnoni in Bologna. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.III, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Spaccato d'oro e d'azzurro, al leone dall'uno all'altro; col capo d'Angiò.
Blasone della famiglia Magnoni in Bologna e Roma. Fonti bibliografiche: disegno conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna nel manoscritto "Il Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche e aggregate" di Floriano Canetoli realizzata tra il 1791 e il 1795; disegno nel manoscritto "Raccolta di stemmi di molte città e famiglie italiane, delle nazioni e case regnanti, e di quelli da cui uscirono nei diversi tempi Roma e le sue regioni" di Giovanni de Marchis custodito presso la Biblioteca Nazionale di Roma. Note: nel manoscritto di De Marchis tinture e metalli sono sbiaditi, si ritiene che siano quelli rappresentati.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie