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Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Conti
Nobili in:Italia (Emilia Romagna)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Savioli
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Antichissima è l'origine della Famiglia Savioli di Bologna, e alcuni la fanno derivare dalla Spagna. Imparentata con cospicue famiglie italiane quali i Malaspina, gli Estensi, gli Orsi, i Caccianemici ed altre, possedeva molte terre nel bolognese, fra cui Castel del Vescovo e il castello di Mognano. Da essa uscirono uomini insigni sia nel Medio Evo, che nel Rinascimento. Ebbe podestà in importanti città, ambasciatori e giureconsulti illustri presso i principi italiani e i pontefici, lettori dello studio bolognese e prelati. Fra coloro che illustrarono la famiglia nei tempi a noi vicini, va annoverato il conte Lodovico Vittorio Savioli, nato a Bologna il 22 agosto 1729, dal conte Gio. Andrea e dalla contesa Paola Barbieri Fontana. Con al madre del conte Lodovico Vittorio Savioli si estinse la famiglia di lei, così il patrimonio di Lodovico fu accresciuto, oltre che dell'eredità Fontana, dalla primogenitura Coltelli, che accettò con obbligo di portare nome e arte. Lodovico Vittorio ebbe tre fratelli: Antonio, Alessandro e Petronio, e due sorelle Anna che vestì l'abito della monaca di S. Agnese e Cecilia che sposò il conte Antonio Carbonesi. Antonio fu cadetto militare nel reggimento del principe ereditari di Modena. Ritornato in patria si fece ecclesiastico, e diventò canonico di S. Pietro. Buon letterato, scrisse varie poesia e una commedia in versi martelliani; morì il 13 maggio 1793, lasciando al fratello Lodovio la sua ricca biblioteca. Alessandro visse quasi sempre alla Corte dell'elettore politico di Baviera, ove sposò Massimiliano Veirust Grapenvield, bavarese, morta a Trento nel 1791, da cui Enrico, spos. con Elena Pantesilea Savioli, morto 17 ott. 1835, d'anni 61 e don Lucio, canonico regolare di San Salvatore, poi di S. Pietro, morto nel 1820. Petronio sposò Teresa Reding, bavarese, morta 20 genn. 1794, della di cui discendenza non si hanno notizie certe. Lodovico Vittorio, compiuti i primi studi nel Collegio di S. Francesco Saverio, passò all'Università di Bologna, ove ebbe maestri Domenico Fabbri, Francesco Maria Zaniotti, Pietro Matteucci, Filippo Vernizzi ed altri. Ascritto a tutte le principali accademie, che allora abbondantemente fiorivano, il Salvioli fu buon poeta, e va ricordata, a suo onore, l'opera gli "Amori" ...
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BlasoneSavioli Fontana Coltelli
Variazioni Cognome: Savioli
1. Stemma della famiglia: Savioli Fontana Coltelli
Lingua del testo: Italiano
Troncato: nel primo squamato armellinato col canton franco destro d'argento caricato di un orso rampante di nero; nel secondo bandato d'oro e di azzurro.
Blasone della famiglia Savioli e Savioli Fontana Coltelli dall' Emilia Romagna; fonti: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" vol. VI; disegno conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna nell'opera "Il Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche e aggregate" di Floriano Canetoli realizzata tra il 1791 e il 1795. Note: la grafica è quella del "Il Blasone Bolognese".
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie