Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
Lingua del testo: Italiano
Titoli: Nobili - Baroni
Nobili in:Italia (Sicilia)
Il paese o regione del dossier sono riferiti prevalentemente ai luoghi dove la famiglia è stata ascritta alla nobiltà e possono essere diversi da quelli di residenza.
Variazioni Cognome: Spataro
Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie
Antica ed assai nobile famiglia siciliana, detta Spataro o Spadaro presente in Caltagirone sin dal XVI secolo, la quale ha avuto dimora anche in Scicli, Mineo e Catania. Tal famiglia, inoltre, nel dispiegarsi dei lustri, sempre è riuscita a produrre una serie di uomini che resero illustre il suo nome, nei pubblici impieghi e nel servizio militare. Fra questi, senza nulla levar al valore degli omessi, contasi: Giovanni Antonio, capitano di giustizia in Caltagirone, nel 1549-50; Giacinto, che, con privilegio dato il 15 febbraio 1736, ottenne il titolo di barone e tenne la carica di capitano di giustizia in Corleone, nell'anno 1745/6; Giacomo, che, nel 1693, fu giudice di Reggio Calabria; Placido, il quale, nel 1743, venne eletto dal Senato deputato per la salute pubblica durante la peste in Messina nello stesso anno; Benedetto, proconservatore in Scicli; Giuseppe senatore nel 1804, Giovanni nel 1806, Michele nel 1820 e Placido nel ...
Se acquistate un documento araldico verrà eseguito un nuovo approfondimento accurato della ricerca araldica da un araldista esperto ed il documento verrà scritto in Italiano o Inglese.
Lo stemma verrà controllato e, se necessario, ridisegnato rispettando scrupolosamente le regole araldiche dai nostri esperti.
BlasoneSpadaro
Variazioni Cognome: Spataro
1. Stemma della famiglia: Spadaro, Spataro
Lingua del testo: Italiano
Di rosso, a due spade d'argento, guernite d'oro, passate in croce di S. Andrea, ed accompagnate in capo da un giglio coronato dello stesso.
Blasone della famiglia Spadaro o Spataro in Messina. Fonti bibliografiche: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia; "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. Note: Un Geronimo Spadaro nel 1693 era giudice di Reggio-Calabria. Un Placido venne eletto dal Senato deputato alle cose di salute pubblica nella peste che afflisse Messina nel 1743. Furono senatori Giuseppe nel 1804, Giovanni nel 1806, Michele nel 1820 c Placido nel 1823.
Di rosso, alla campagna di verde, alla torre d’argento, a due palchi murata ed aperta di nero; fondata sulla campagna, sinistrata e sostenuta da un leone d’oro, tenente una spada posta in sbarra.
Blasone della famiglia Spadaro o Spataro. Fonte bibliografica: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia. Note: Di questa famiglia notiamo un Giovanni Antonio, che fu capitano di giustizia in Caltagirone nel 1549-50; un Giacinto, che, con privilegio dato a 15 febbraio 1736, ottenne il titolo di barone e tenne la carica di capitano di giustizia in Corleone nell’anno 1745-46; un Benedetto, che fu proconservatore in Scicli nell’anno 1793-1800.
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Note legali
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Le variazioni dei cognomi sono frequenti e derivano prevalentmente da atti involontari quali errori di traduzioni o inflessioni dialettali oppure da atti volontari quali tentativi di sfuggire a persecuzioni o acquisizione di titoli e proprietà di altre famiglie