Si mostra antica la famiglia C. nella città di Palermo per la presentatione ch'ella hà fatto de' Beneficiali d'una sua antica Cappella, che giace nella chiesa Metropoli della medesma Città. Nobile parimente nella città di Mazara, ove Nicolò C. Fù Giurato nel 1440, insieme con Timoteo Bianco, Francesco Maccagnone, e Bartolomeo di Giorgio: si prosuppone, che nell'una, e l'altra Città ella di Catania havesse derivato; però sopra questi passaggi nessun Scrittore, e ne scrittura ne fà mentione, si legge bensì ella haver derivato dal medesmo Nicolò, e nobilmente nella sua patria a' nostri tempi s'ha mantenuto, si scorge ciò in una fede fatta da' Giurati della Città di Mazara a Cesa e C., la quale fù da noi originalmente riconosciuta con altre scritture sopra la prova della nobiltà di questa famiglia. Di modo che la vivente famiglia deriva successivamente dal predetto Nicolò, il quale fù padre di Giovanni, che fù ...
Arma: d’argento, alla torre merlata, torricellata di un pezzo di rosso, aperta, finestrata e murata di nero. Cimiero: una torre d’argento. Divisa: FUGAT NON FUGIT.
Blasone della famiglia Centorbi. Fonte bibliografica: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia.
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