Famiglia venuta in Italia con Carlo d'Angiò, stabilendosi nel Genovese, in Toscana ed in altre regioni. I Ceschi che si stabilirono in Toscana, acquistarono un villaggio nel Pistoiese, chiamato, forse anche prima di tale acquisto, Serre; e li troviamo già assai potenti fin dalla fine del secolo XIII, come ne fanno fede le storie Pistoiesi e più e meglio le Libre distrettuali e del contado, nelle quali sono indicati come Ceschi, Biceschi e della Serra, dal nome dei loro possessi. Caduta Pistoia, divennero fautori della Repubblica Fiorentina, che gli ammise prima al notariato e poi al priorato, trovandosi Alessandro di Ser Pietro squittinato per la maggiore nel 1524. Il capitano Lorenzo, inviato dal granduca all'Elba come direttore di artiglieria, trasferì a Portoferraio la residenza della famiglia. Da lui discende Domenico, di Candido, ascritto alla Nobiltà di Fiesole con rescritto 14 giugno 1839, e poi, unitamente al fratello Gabriello, a quella ...
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BrasãoCeschi
1. Brasão da família: Ceschi
Língua do texto: Italiano
Inquartato; nel I e IV di rosso, alla croce d'argento; nel II e III contro-inquartato; nel 1.° e 4.° d'azzurro, al grifo coronato d'oro; nel 2.° e 3.° spaccato di rosso e d'argento, alla croce scorciata e patente dell'uno all'altro. Sul tutto del contra-inquartato uno scudetto spaccato; superiormente di nero, al leone nascente d'oro, coronato dello stesso e colla coda biforcata d'oro; inferiormente di nero, a tre fascie d'oro.
Blasone della famiglia Ceschi in Trentino. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Inquartato: nel 1º e 4º d'azzurro al grifo coronato d'oro, linguato di rosso e rampante; nel 2º e 3º troncato di rosso e d'argento, alla croce patente dell'uno all'altro; sul tutto uno scudetto di nero al leone coronato di oro, linguato di rosso con la coda bifida, nascente dalla prima di 3 fasce d'oro. Cimieri: 1º il leone dello scudetto rivoltato e nascente; 2º l'aquila bicipite di nero, coronata d'oro su ambo le teste, linguata di rosso e caricata nel petto dalla croce e dello scudo; 3º il grifo dello scudo, nascente.
Blasone della famiglia Ceschi in Merano e Borgo Valsugana) fregiata dei titoli di Nobile, Cavaliere aurato, Barone del S. R. I. col predicato di Santa Croce, fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" Vol. II pag. 434.
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