Antica ed assai nobile famiglia toscana, con prima residenza in San Sepolcro, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Secondo quanto ci viene tramandato, la famiglia è però originaria di Osimo, nelle Marche, ove sin dal secolo decimo secondo godette della signoria della Torre. Quando Osimo fu concessa alla Repubblica Fiorentina, nel 1440 da Papa Eugenio IV, la famiglia Giovagnoli ottenne l'ammissione al Gonfalonierato. In realtà un ramo dei Giovagnoli, insieme ad altre nobili case di Osimo, era già giunta in Toscana per edificare la città di San Sepolcro, agli albori del secolo decimo primo. Da tal nobile prosapia discendono: cavalier Gianmaria, del fu Leonardo, residente in Firenze; Rev. P. Aurelio, generale dei RR. Monaci di San Silvestro; dott. Francesco, canonico; marchese abate cavaliere Giorgio Luigi, del fu marchee Andrea Gasparo. Un ramo della famiglia ha aggiunto al cognome Giovagnoli quello di Nomi, ...
Troncato: nel 1° d'oro, all'aquila dal volo abbassato (o spiegato) di nero, coronata del campo; nel 2° sbarrato di sei pezzi di rosso e d'oro (oppure d'oro, a tre sbarre di rosso); con la fascia d'azzurro passata sulla troncatura, caricata di tre gigli d'oro.
Blasone della famiglia Giovagnoli di Toscana e Lazio ascritta alla nobiltà in Sansepolcro, Firenze, Santa Croce, Carro e Firenze, Santo Spirito, Scala; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.2391.
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