Pare che il primo a portar questa famiglia in Sicilia, e precisamente in Palermo, sia stato un Giovan Giorgio, nobile genovese, circa l'anno 1400. Giovan Battista, nipote del precedente, fu regio milite e vessillifero di re Alfonso, secondo quanto si dice in un privilegio del 1456, con il quale fu nominato capitan d'armi di Marsala, Mazzara, ecc. Un Agostino possedette l'annua rendita d'onze 37 feudali sulla secrezia di Palermo, fu giudice della corte pretoriana di Palermo nel 1597-98 e del tribunale della Gran Corte del Regno nel 1617-18; un Niccolò fu giudice pretoriano di Palermo negli anni 1616-17, 1629-30; tanto l'Agostino quanto il Niccolò insieme con Francesco ottennero, con privilegio dato a 31 dicembre 1632 esecutoriato a 16 settembre 1633, la concessione del titolo di Don; un Onorato a 6 maggio 1652 ebbe investitura del feudo Buxalca; un Ottavio fu capitano di giustizia di Augusta nel 1742-43, sposò Rosaria Caterina dei baroni Santangelo e fu padre di Gabriello, giudice pretoriano di Palermo nel 1779-80 e del tribunale del Concistoro negli anni 1793-94-95; di Orazio, marito di Veronica Marchese, figlia del conte Francesco, e di Agostino. Tutti e tre i fratelli furono ascritti alla Mastra nobile di Augusta e ottennero a 30 settembre 1769 attestato di nobiltà dal senato di Palermo; Orazio è ascritto alla mastra nobile di Augusta col titolo di conte, a 24 gennaio 1773, perchè nobile, ottenne di poter ircevere gl inviti per le funzioni di Corte e a 9 febbraio 1773 ebbe dal Protonotaro del Regno parere favorevole per la chiesta concessione del titolo di marchese. Ferdinando Lavaggi e Marchese, figlio di detto Orazio, fu capitano di gustizia di Augusta nel 1812-13. Con D. M. del 12 aprile 1909 il signor Gabriele Lavaggi, di Ottavio, di Orazio, ottenne riconoscimento del titolo di conte. Altro ramo. La famiglia Lavaggi trae le sue origini dalla Sicilia ove fu fiorente nel XVIII secolo: ebbe due cavalieri Gerosolimitani, Ferdinando e Gabriele (1789). Questi fu commissario generale a Licata ed a Trapani, Marsala e Caltagirone. Presa stabile dimora a Roma, Michele, acquistando in quel di Viterbo il marchesato di Montebello, ottenne ...
Troncato: nel primo d'azzurro al leone passante d'oro coronato del medesimo; nel secondo d'oro, a tre legni verdi nodosi posti in fascia, e la fascia di rosso attraversante sulla troncatura.
Lavaggi di Augusta e Palermo.
Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI", Vol. IV pag. 69.
Diviso, nel 1° d'azzurro, con un leone passante e coronato d'oro; nel 2° d'oro con tre trecce di nero poste in fascia, ed una fascia di rosso attraversante sul diviso.
Fonte: Archivio Storico di Heraldrys Institute of Rome.
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