Giov. Tommaso di Jacopo Mannucci, segretario intimo di gabinetto di S.M., fu con diploma della Regina Reggente in data 3 ottobre 1805 ascritto alla nobiltà fiorentina insieme con i suoi discendenti maschi e femmine. I figli di Giov. Tommaso furono, con rescritto granducale 17 settembre 1820, autorizzati ad aggiungere il cognome e lo stemma Benincasa, essendo stati riconosciuti agnati di questa famiglia senese per sentenza del Magistrato Supremo in data 18 aprile 1806. La presenza del motto nella bibliografia documentata della famiglia ci conferma l'avita nobiltà raggiunta della casata. Infatti l'origine del motto risale a circa il XIV secolo e deve essere ricercata in quei detti arguti che venivano scritti sui vessilli o bandiere dei cavalieri, esposti alle finestre delle locande in cui questi alloggiavano, in occasione dei tornei, e durante i tornei stessi. Il motto era un pensiero espresso in poche parole facente allusione a un sentimento palese o ...
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BrasãoMannucci Benincasa
1. Brasão da família: Mannucci Benincasa
Língua do texto: Italiano
Inquartato: nel primo e quarto di argento a due scaglioni di nero racchiudenti una stella di 8 raggi d'azzurro; nel secondo e terzo d'oro all'aquila al volo abbassato e coronata, di nero; il tutto con la campagna d'azzurro carica di un vergello, con un pestello posto in banda ed un mazzapicchio posto in sbarra, uscenti dal medesimo sormontato da una stella di 6 raggi, il tutto d'oro. Cimiero: Un'aquila di nero.
Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI", vol IV p.322-323.
D'azzurro a due scaglioni racchiudenti una stella di 8 raggi, il tutto d'oro.
Mannucci di Firenze, Santo Spirito e Nicchio. Si trova anche il cognome Mannucci de' Cori, forse per l'antica attività di intagliatori di cori per le chiese. Inoltre si trova il doppio cognome agnatizio Mannucci Benincasa.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc 2964.
Partito: nel 1° d'argento, a due scaglioni di nero racchiudenti una stella a sei punte d'azzurro; nel 2° d'azzurro, agli attrezzi da muratore al naturale, sormontati da una stella a sei punte d'oro.
Mannucci-Benincasa di Firenze, con decreto del 1820 i figli di Giovanni Tommaso Mannucci furono autorizzati ad assumere lo stemma e il cognome Benincasa.
Fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze, fasc 2966.
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