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Titoli Nobiliari: Marchese

La giurisdizione del Marchese si estendeva sulla "marca", ovvero paese di confine, per cui la sua autorità, specialmente dal punto di vista militare, era superiore a quella della contea; infatti prima di coniare il titolo di Marchesi, questi territori erano destinati ai Conti, ai Duchi o ad altri Gran Signori, i quali avevano ai loro ordini un buon numero di armati per difendere i territori contenuti nella "marca"; furono perciò chiamati "Custodes limitum", poi Marchiones, Marchisii, ed infine Marchesi. Il titolo di Marchese è oggi puramente onorifico e gentilizio, è maggiore a quello di Conte e inferiore a quello di Duca.

La corona normale di marchese è d'oro, gemmata e cimata da 4 fioroni, di cui 3 visibili, alternati da 12 perle riunite tre a tre in 4 gruppi a piramide, dei quali due visibili.

Dal IX secolo, ossia dal periodo dell'impero carolingio, il marchese (latino marchio, -onis, inglese marquess, francese marquis, tedesco Markgraf, olandese Markies o Markgraaf, portoghese marquês, spagnolo marqués) era una carica nobiliare. Per i paesi di lingua tedesca si incontra spesso anche l'appellativo margravio, calco semantico dal termine tedesco (da mark = marca e graf = conte, quindi conte marchese o conte della marca).

La parola deriva dall'alto tedesco marka che significa segno e quindi confine; il marchese, infatti, era titolare di una provincia di confine dell'Impero (una marca). Con la frammentazione delle marche fra gli eredi si formarono alcuni secoli dopo i marchesati.

Per l'importanza della funzione di protezione dell'Impero dalle invasioni, i marchesi godettero di una considerazione superiore a quella degli altri feudatari territoriali (i conti, lat. comites "convenuti"), che consentì loro di ottenere una discreta autonomia amministrativa e giurisdizionale, una certa indipendenza anche rispetto allo stesso Imperatore e infine di una dignità pari quasi a quella del duca.

Con il tempo la caratteristica del marchesato di essere provincia di confine si è persa, ma nella gerarchia della nobiltà il marchese ha mantenuto il suo grado, intermedio fra il conte e il duca.

Il titolo di Marchese del Sacro Romano Impero fu un titolo che oltre ad avere una giurisdizione feudale dava una giurisdizione quasi principesca, ad esempio si potevano coniare monete proprie, avere un tribunale di giustizia ed altro.

Una specificità nell'ambito di questa categoria sono i "marchesi di baldacchino", comprendente pochissime famiglie romane (assimilate nei privilegi ai principi romani) che gli studiosi della materia indicano nei Costaguti (ora Afan de Rivera Costaguti), Patrizi Naro Montoro, Sacchetti, Serlupi Crescenzi, Theodoli e Soderini (conti).