Antica ed assai nobile famiglia della Contea di Modica, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. L'origine di tal cognominizzazione, al dir di autorevoli genealogisti, andrebbe ricercata in un soprannome dato ad individui di origine normanna che vivevano in Sicilia e che erano gli unici con gli occhi azzurri o verdi e quindi “pinti". In ogni modo, Giuseppe Occhipinti ebbe il titolo di Barone di Corallo sulla tenuta di terre allodiali di Corallo e Salamaro, presso il confine occidentale della Contea di Modica, con privilegio vicereale del 3 ottobre 1759. Isidoro Criscione Occhipinti fu riconosciuto nel titolo di barone di Corallo con decreto reale del 21 luglio 1872. Il ramo baronale della famiglia, originario di Chiaramonte Gulfi e passato poi in Comiso, vanta come capostipite un Antonio, notaio, fiorente nel 1540 circa, i cui discendenti si distinsero nell'esercizio dell'avvocatura e del notariato. Pietro ...
D'argento a tre scaglioni, il secondo sormontato da una crocetta, il tutto di rosso.
Blasone tratto dallo stemma partito registrato agli inizi del XIX secolo in occasione del matrimonio tra Paolo Criscione Castello con la baronessa Giovanna Occhipinti. Fonti bibliografiche: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888; "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912); "Enciclopedia storico-nobiliare italiana" Vol. 2 Vittorio Spreti Arnaldo Forni Editore.
Il blasone di questa famiglia risulta ignoto o perso, l'attuale rappresentazione è una ricostruzione sulla base di congetture araldiche e memorie familiari.
Di ..., alla colonna coronata fondata su un terrazzo al naturale accostata da due scale, il tutto di ..., sulla scala sinistra un leone rampante di rosso, Corona di Nobile.
Il blasone di questa famiglia risulta ignoto o perso, l'attuale rappresentazione è una ricostruzione sulla base di congetture araldiche.
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