Antica e celebre famiglia illustrata ampiamente in Famiglie Notabili Milanesi. Giorgio Merula fa menzione di un Guglielmo, fortissimo milite, vissuto verso il 1000. Da Guglielmo, sempre secondo il Merula, nacque Martinetto, che viveva a Gamondio nel 1050. Dal suo matrimonio con Boida Fieschi, dei conti di Lavagna, nacque postumo un altro Martinetto, che, dal nome della madre, fu volgarmente chiamato Boido-Trotti. Da questo Martinetto venne in luce Guglielmo, vissuto circa l'anno 1140. Suo contemporaneo fu quel Manfredo, che il Corio e il Giulini citano come uno dei trentasei nobili cittadini milanesi, i quali, per aderire alle suppliche dei monaci di Pontida, firmarono nel 1119 il privilegio di esenzione da ogni aggravio a favore di quel monastero che i milanesi avevano eretto a loro spese. Giovanni fiorì nell'anno 1173 e fu il primo della famiglia, dopo Emanuele, che, lasciato Gamondio, andò coi suoi ad abitare la città di Alessandria, custodiva la prima delle otto chiavi dell'arca delle reliquie in Duomo, e Ardengo, illustre vescovo di Firenze, ambasciatore di Gregorio IX presso l'imper. Federico nel 1238, ricordato anche come fondatore del tempio dell'Annunciata in Firenze, reso celebre dagli stupendi affreschi di Andrea del Sarto. Motto della famiglia: Fides et Amor ...
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BrasãoTrotti Bentivoglio
1. Brasão da família: Trotti Bentivoglio
Língua do texto: Italiano
Inquartato: nel primo e quarto troncato d'oro e d'azzurro (trotti); nel secondo e terzo trinciato; indentato d'oro e di rosso (Bentivoglio). Sul tutto di rosso al gonfalone pontificio d'oro con le chiavi l'una (a destra) d'oro, l'altra (a sinistra) d'argento decussate, col capo d'azzurro caricato di un'ancora di argento posta in palo e portante nell'anello d'attacco una lista dello stesso inscritta della leggenda in nero: Quae me sustimet porto.
Ornamenti: Piume giallo-azzurre, barletto rosso-azzurro, manto di velluto rosso seminato di T e foderato d'ermellino. Cimiero: Leone d'oro con due penne di pavone piantate nell'orecchio uscente, rivoltato e linguato di rosso;
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As variações de sobrenomes são frequentes e derivam principalmente de atos involuntários, como erros de tradução ou inflexões dialetais, ou de atos voluntários, como tentativas de escapar da perseguição ou aquisição de títulos e propriedades de outras famílias