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La famiglia Freni è assai antica, originaria della Sicilia, vari rami della famiglia si propagarono in diverse regioni d'Italia, numerosi personaggi di tale cognome si trovano di sovente menzionati nei documenti notarili fin dai secoli trascorsi, dai quali appare che erano di condizione nobile. Nei ricordi dei tempi andati si leggono alcune varianti di questo cognome, dovute alle solite cause della pronunzia dialettale e dal modo di interpretare nella scritturazione i cognomi. Annovera questa illustre casata personaggi di elevate virtù, ma la penuria delle scritture in quegli antichi secoli ci priva di quelle curiosità più nobili, che si possono desiderare. Molti sono gli autori che di questa famiglia ne' parlano, il Minutoli , Inveges, Mugnos e altri raccolti dal Palizzolo Gravina nel suo "Il Blasone in Sicilia, ossia Raccolta Araldica", ma negli atti di archivio si trovano scarse notizie su questa casata, solo il blasone e il motto sono riportati nei testi storici. La presenza dell'arma e del motto nella bibliografia documentata della famiglia Freni ci conferma l'avita nobiltà raggiunta dalla casata. Infatti l'origine del motto risale a circa il XIV secolo e deve essere ricercata in quei detti arguti che venivano scritti sui vessilli o bandiere dei cavalieri, esposti alle finestre delle locande in cui questi alloggiavano, in occasione dei tornei, e durante i tornei stessi. Il motto era un pensiero espresso in poche parole facente allusione a un sentimento palese o nascosto, a una qualità, a un ricordo storico, per stimolo al coraggio o onore. Era scelta dal capo della famiglia, dal cavaliere entrante in lizza o data dal sovrano al proprio uomo ligio. Motto della famiglia. Sic crede.