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Da Chiavari, culla di tante cospicue famiglie, provengono i Puccio, antichi cittadini genovesi, che fornirono alla patria gran numero di padroni di navi, di armatori, di notari. Notizie desunte dai manoscritti Della Cella e Garibaldi della fine dels ec. XVIII rigurdanti famiglie chiavaresi (Biblioteca Società Economica - Chiavari) ci dicono che alla pace fra genovesi e pisani del 1188 figura un Idone Puccio; un Pietro Pucchio o Puscio era notaro in Chiavari nel 1397; Simone e Giovanni, nobili del Podestà di Chiavari nel 1445; Lazzaro intervenne al giuramento di fedeltà al duca di Milano (1488). Nel 1528 Tomaso era nobile del Podestà di Chiavari, aggiunto a quel maggior consiglio, massaro, del comune, sua figlia Isabella sposò uno della nobile casata dei Rivarola. Gli atti notarili concernenti la costruzione della fabbrica di N.S. dell'Orso in Chiavari (1611-1650) sono rogati dal notaro Pellegro Puccio, che nel 1619 figura pure tra i benefattori di detto santuario. Nel 1647 Gio. Antonio, consigliere anziano ottenne dal Senato il permesso di risiedere nella cittadella (v. Pivilegia, anno 1645, R. Archivio di Stato di Genova). Nel 1687 fioriva Vincenzo, valente giureconsulto. L'albero della discendenza da costoro ad Antonio (n. 1779, dec. 1866) ci mostra che i Puccio continuarono anche in tempi recenti le antiche professioni e furono armatori, religiosi, banchieri, commercianti. Antonio ebbe numerosa prole, fra cui Giuseppe, che sposò Francesca prefumo. Era questa nipote di Giuseppe prefumo, sindaco di genova, che nel 1814 ospitò nell'avito palazzo di Sestri Ponente S.S. Pio VII e i Cardinali del seguito reduci dalla Feancia a Roma, e ne fu insignito del titolo di conte. da Giuseppe Puccio e da Francesca Prefumo nacquero gli attuali rappresentanti della famiglia, Francesco, marito di Elvira Puccio e padre di Beppino e di Rosendita Maria in Serra; Yon celibe, Jeanne in Italiani, Josèphine, nubile. Francesco,