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Antica famiglia bolognese, conosciuta come (da) Calcari, Calza o Calzari, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. L'origine di tal cognominizzazione, al dir di autorevoli genealogisti, andrebbe ricercata in un soprannome riferito a conventi dei frati agostiniani, ai carmelitani o ai trinitari calzati, varie congregazioni religiose, cui potrebbero aver aderito, con varie funzioni laiche, i capostipiti. In ogni modo, il ramo primogenito della famiglia si trapiantò in Verona nel 1415, in persona di un Bartolomeo figlio di mastro Antonio. Secondo quanto ci viene tramandato, la casata venne ammessa al Consiglio Nobile della propria terra per benemerenze acquisite nella guerra di Candia ed in seguito alla consueta elargizione di cento mille ducati. D’altronde, tal famiglia, nel dispiegarsi dei lustri, sempre è riuscita a produrre una serie di uomini che hanno reso illustre il suo nome, nei pubblici impieghi, nelle professioni liberali ed ecclesiastiche e nel servizio militare. Fra questi, senza nulla levar al valore degli omessi, contasi: Federico, giurista veronese, fiorente nel 1515; D. Luigi, protonotario apostolico, fiorente in Verona, nel 1531; Benedetto, proprietario terriero nel veronese, fiorente nel 1562; Severo, giurista in Verona, fiorente nel 1578; P. Nicola, dell'Ordine dei Minori Riformati, fiorente nel 1601; Alberto Maria, dottore in l'una e l'altra legge, fiorente in Verona, nel 1612; Gio. Batta, abile milite, distintosi per onore e virtù in Candia e successivamente in Morea; Tommaso, giudice in Verona, fiorente nel 1666; D. Celestino, canonico e protonotario apostolico in Francia, fiorente nel 1671; Antonio Luigi, dottore in l'una e l'altra legge, fiorente in Verona, nel 1692; Agostino, membro del Collegio dei medici di Venezia, vivente nel 1725; Antonio, dottore in l'una e l'altra legge, vivente in Verona, nel 1731; P. Angelo, dell'Ordine dei Predicatori, fiorente nel 1738; P. Benedetto, dell'Ordine dei Chierici Regolari, fiorente nel 1742.