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Godette nobiltà in Messina e in Palermo. Un messer Simone Mortellaro è annotato nella mastra nobile del Mollica (lista IV, anno 1590); un Carlo fu giureconsulto e marito di Caterina Tragna; un Antonio, di Carlo, con privilegio del 12 nov. 1695 ottenne il titolo di barone di Ciantro Soprano, sposò Eleonora Asundo e Colonna e fu padre di Carlo, barone di Ciantro, rettore nobile dell'ospedale di Palermo negli anni 1721, 1744, 1743 e 1744, spedaliere negli anni 1735- 1736, 1749-50, segretario del tribunale della SS. Inquisizione senatore di Palermo negli anni 1736-37-38, marito di Elisabetta Arena del marchese Girolamo. Eugenio Mortillaro Arena fu canonico ed arcidiacono della cattedrale di Palermo 1744 e morì in Palermo 23 sett. 1794; Antonio Mortillaro e Arena fu senatore di Palermo negli anni 1748-49, 1752-53, governatore del Monte di Pietà nel 1756, governatore della Tavola 1748, segretario della SS. Inquisizione, con privilegio dato a 9 gennaio esecutoriato a 12 sett. 1754, ottenne la concessione del titolo di marchese, sposò Violante La Via e Valguarnera e fu padre di Carlo, investito del detto titolo di marchese a 14 febbr. 1792, morto senza figli a 14 gennaio 1837 e di Girolamo, successo nel titolo di marchese e in quello di barone di Ciantro Soprano, morto pure senza figli a 12 gennaio 1842; Vincenzo Mortillaro e Arena fu governatore del Monte di Pietà di Palermo nel 1761, della Tavola nel 1767, fu archiviario del Senato nel 1768, senatore di Palermo negli anni 1760, 1765 e sposò Maria Cutelli La Rocca, dalla quale ebbe Carlo, marito di Rosa Rallo. Vincenzo Mortillaro e Rallo, nato a Palermo a 26 luglio 1806 riconosciuto nel titolo di marchese con R. rescritto 13 febbr. 1856, fu cavaliere dell'ordine costantiniano, cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Francesco I, direttore generale dei dazi diretti,