Apellido

Dicintio

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Famiglia originaria dell'Abruzzo, detta Di Cintio o Dicintio, di antica e chiara virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia, ove i suoi membri, accolti nelle importanti cariche delle città dove ebbero dimora, furono cospicui, acquisendo titoli e prestigio. L'origine di tal cognominizzazione, anteriore al XII secolo, al dir di molti genealogisti, andrebbe ricercata nel patronimico "Cintio", nome appartenuto, probabilmente, ad un, oggi ignoto, capostipite. In ogni modo, tal casato venne, verosimilmente, fregiato del cavalierato, in seguito alla partecipazione, sotto i vessilli aragonesi, connotata da coraggio e virtù, di un Carlo Dicintio alla guerra d'Otranto, del 1481, contro gli ottomani. Ma, d'altronde, la famiglia, sempre, riuscì a distinguersi, grazie agli elevati personaggi, a cui diede i natali. Tra questi, ricordiamo: Giovanni, Senatore romano, eletto nel 1149; cav. Alberto, milite Giustiziere d'Abruzzo ultra, nel 1303; Gio. Battista, ambasciatore al Doge Francesco Veniero, nel 1554, Segretario ducale in Ferrara e

Partito; nel primo d'azzurro al leone d'oro, nel secondo di rosso a 6 bisanti d'oro, disposti 2, 1, 2, 1.

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