Apellido

Palandri

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Nobile famiglia toscana, il cui stemma è tutt'oggi ammirabile nella chiesa di San Piero d'Agliana (provincia di Pistoia), propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Il ramo principale del casato, citato nelle "Historie Fiorentine" di Niccolò Machiavelli, era residente in Pistoia ma, avendo invano aiutato Bernardo dè Nardi, nel fallito tentativo di sollevare il popolo di Prato nel 1470, contro i Medici, fu costretta ad emigrare in vari loci dell'Appennino Tosco-Emiliano. Un ramo del casato, ad esempio, stabilitosi in Modena, ove godette nobiltà alla Corte Estense, tra il XVIII e XIX secolo, iniziò ad assumere il doppio cognome Palandri-Trombetti. In ogni modo, tal casato, in ogni epoca, sempre riuscì a distinguersi, grazie agli elevati personaggi, a cui diede i natali. Tra questi, ricordiamo: Luigi, dottore in "utroque jure", vivente in Livorno, nel 1563; Filippo, milite, distintosi, per onore e virtù, al celebre fatto d'armi della Battaglia di

D'azzurro al leone d'oro armato e lampassato di rosso sormontato da una stella del secondo ed attraversato da un filetto posto in sbarra del terzo.

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