Apellido

Pamovio

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Famiglia lombarda, di antica e nobile tradizione, originaria della Liguria, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Tal cognominizzazione, al dir di molti genealogisti, deriverebbe da errori di trascrizione del cognome Pammolio, scritto anche come Pammovio, Panmoglio o Pamovio. Oriunda di Levante, il casato si condusse in Genova, agli albori del secolo decimo quinto. Tra i membri che, maggiormente, lo illustrarono, ricordiamo: Francesco, insigne giureconsulto e governatore della Corsica nel 1488; Bartolomeo Vescovo di Accia nel 1480; Luigi, dottore in l'una e l'altra legge, vivente nel 1501; Antonio, dottore in Sacra Teologia, vivente nel 1523. La famiglia fu ascritta nei Fieschi nel 1532. La presenza del motto, inoltre, nella bibliografia documentata della famiglia ci conferma una ancor più avita nobiltà raggiunta della casata. Infatti l'origine del motto risale a circa il XIV secolo e deve essere ricercata in quei detti arguti che venivano scritti sui vessilli o

D'oro, a tre bande di rosso, quella di mezzo scanalata e caricata da un'altra, in divisa, d'argento; con due gigli di rosso, posti cadauno in sbarra, uno nell'angolo sinistro del capo, l'altro nell'angolo destro della punta.

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