Italiano  English  Español  Portugûes  Deutsch
Questa famiglia non è originaria di Saint-Étienne, almeno lì ha acquisito un diritto di cittadinanza così incontestabile, che può passare per uno dei più antichi di quelli che compaiono negli annali di questa città. È già riconosciuto ben oltre i limiti stabiliti dai più rigorosi requisiti genealogici e molte famiglie sarebbero gelose di poter stabilire un'antichità così rispettabile, poiché dal 13 ° secolo si è dimostrato investito con l'onorevole carica di notaio. Per tre secoli ha vissuto in questa professione liberale e si è comportata con tanta lealtà che è cresciuta lì come una quercia piantata in una buona terra. Il notaio, nei tempi antichi, era rispettato come tutte le posizioni offline; era la nobiltà della penna, della scienza, dell'abilità. Possiamo citare diverse famiglie numerose che discendono da ex notai, non mancano a Forez. Quello di Chantillon du Soleillan è tornato a Jean de Chatillon, scudiero, notaio e segretario del re, casa e corona della Francia. I Pellissiers, a Saint-Étienne, così come il De la Roère, il De la Roa, il Framage e altri rivendicano un'origine simile che certamente non deve essere disprezzata. Sotto i nostri primi re, gli accordi furono stipulati con lettere (epistola) o provati da testimoni; vengono introdotte formule, allo stesso tempo in cui gli scribi responsabili dell'assunzione delle note si qualificano come notai. I loro uffici diventano importanti sotto Carlo Magno che ordina, per uno dei suoi Capitolari dell'anno 803, che i Missi dominici nomineranno notai in tutte le località popolose; e poi quando si diceva notaio, si intendeva un uomo lodevole per la sua conoscenza e la sua probità, per le sue buone maniere e la sua incorruttibilità. Due anni dopo, nell'805, il monarca costrinse i vescovi, i conti e gli abati ad avere anche i notai, che diedero vita ai notai reali, signorili ed