Apellido

Rustichelli

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Di origine fiesolana, fu ammessa alle magistrature fin dai primi tempi del governo popolare, e dal 1297 al 1342 ottenne otto volte il priorato ed una la suprema dignità di gonfaloniere di giustizia. Messser Giovanni di Rustichello fu spedito ad Empoli nel 1312 per trovarsi con gli oratori di Lucca, di Siena e di Bologna onde concertare il modo di resistere ad Enrico VII. Francesco, suo figlio, essendo priore nel 1342, tentò ogni mezzo per impedire al Duca d'Atene di erigersi in tiranno dei Fiorentini. Altro ramo. Nobile ed antica famiglia, le cui prime memorie rimontano al 1340. Francesco nel 1510 militò sotto il conte di Pitigliano e Bartolomeo d'Alviano; poi fu capitano di fanteria sotto Renzo da Ceri, quindi capitano in Piemonte al servizio di Carlo Duca di Savoia, finalmente passato in Francia servì il re Francesco I. Altro ramo. Trae la sua origine dalla Toscana, dove al tempo della Repubblica fiorentina ebbe gradi ed onori distinti, contando vari priori ed un gonfaloniere di giustizia nella persona di Giovanni eletto nel 1317. In causa delle civili discordie si trapiantò nello stato veneto e fu ascritta a quella cittadinanza. Avendo infeudati alcuni beni posti in villa di Campo Croce, ottenne nel 1780 dal senato veneto il titolo di conte. Nel 1781 fu ascritta al Consiglio nobile di Ceneda, e nel 1802 a quello di Treviso. Fu confermata nobile con sovrana risoluzione 8 Luglio 1820. Altro ramo. Antica e nobile famiglia originaria di Pisa. Altro ramo. Motto della famiglia: Iam clara resurgo.

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