Apellido

Seripando

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Di origine greca, la si trova feudataria nel regno di Napoli fin dal tempo del Re Manfredi. Ha goduto nobiltà in Napoli al seggio di Capuana, in Bari e in Giovinazzo, ed à vestito l'abito dei cavalieri gerosolimitani, fra' quali fu un Sergio ammiraglio di Rodi, bailo di S. Eufemia, tesoriere generale dell'Ordine e luogotenente del gran maestro in Castellamare nel 1468. Ha inoltre posseduto i feudi di Bugnano, Casapuzzano, Cecinoro, Forcavecchia, Pontecese, Sangiacomo di Lannoy, Satriano, Teverolaccio e Ugnano, e la contea di Mottola eretta poi in ducato. Berardo cavaliere della corte di Carlo I d'Angiò; Gualtiero cameriere di detto principe e proposto alle regie fabbriche del regno; Arrigo, giustiziere di Abruzzo e Principato, fu tra' cavalieri che accompagnarono il Re Roberto all'impresa di Sicilia; Lisolo vicario in Abruzzo per Giovanna I; Berardo giustiziere di Capitanata per questa regina; Jacopo cancelliere e cameriere di Re Ladislao; Giovannello segretario di

Di rosso a due leoni illeoparditi di argento uno sull'altro, accompagnati da nove croci d'oro rincrociate con la traversa inferiore appuntata, poste ed ordinate in palo, tre in ciascun fianco dello scudo e tre in mezzo, queste una in capo, una in punta, la terza fra i due leoni.

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