Apellido

Stinchelli

Italiano

Famiglia romana, di antica e nobile tradizione, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. Si ritiene, in assenza di prove documentate, che questa cognominizzazione, anteriore al XVII secolo, sia una patronimia derivata da modificazioni di fonetica storica ed inflessioni dialettali del nome germanico Stinkus appartenuto al capostipite. I nomi dei Stinchelli si trovano, di sovente, menzionati in documenti ed atti notarili, sin dai secoli trascorsi, dai quali appare che erano di condizione elevata. Ricordiamo, tra i molti: Felice e Nazzareno, soci onorari del circolo Popolare del comune di Narni, viventi nel 1849; Carlo ed Alessio, consiglieri del comune di Narni, viventi nel 1846, ingiustamente detenuti nelle fortezze dello Stato, liberati in seguito alla dichiarazione di fedeltà al Governo Pontificio. Inoltre, questa famiglia, a dir dell'amayden, era sicuramente comprese tra quelle raccolte nel Libro d'oro del Campidoglio. Dalla bibliografia documentata sui manoscritti della Vaticana può rilevarsi il numero relativamente

Trinciato d'argento e di azzurro, nel primo caricato di una foglia di edera verde, nel secondo caricato di tre rami di palma al naturale uniti alla base.

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