Apellido

Zibetti

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Famiglia cremonese, di antica e nobile tradizione, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. La cognominizzazione, anteriore al secolo XVI, dovrebbe essere una patronimia derivata da un soprannome a sua volta derivata dall'animale omonimo ad indicare una probabile attività venatoria del capostipite. I nomi dei Zibetti sono prevalentemente ricordati in testi, istromenti e contratti di vendita di terre e case fin da tempi assai remoti, dai quale appare che erano di condizione agiata e nobile. Nella bibliografia "Memorie di Storia ecclesiastica Cremonese parte II dall'anno 1335 al 1590", stampata in Cremona nel 1837, troviamo menzionati un Don Michele, vicario in Caravaggio ed un Don Lattanzio, prefetto del santuario in Cremona. Nel 1575 un Giuseppe fu Priore del collegio in Bologna. Nel XVII secolo, in Bologna, fiorì un Ovidio, di Cesare, Collegiato Dottore in medicina e filosofia, che viene ricordato quale soggetto dottissimo ed eccelso in ogni virtù. I

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