El escudo de armas será revisado y, si es necesario, rediseñado en estricto cumplimiento de las reglas heráldicas por nuestros expertos.
Idioma del texto: Italiano
Nobleza: Conti - Nobili - Marchesi - Principi
Nobles en:Italia (Lombardia - Veneto - Lazio)
El país o región del expediente se refiere principalmente a los lugares donde la familia fue adscrita a la nobleza y pueden ser diferentes a los de residencia.
Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.
Famiglia decurionale di Cremona, il capo stipite noto della quale e' Michele, nato nel XV secolo; l'abitacolo suo, Domenico, fu eletto decurione nel 1560. Dal fratello di quest'ultimo, Pietro, deriva Francesco, ascritto al decurionato nel 1755: con diploma 21 settembre 1771 fu investito del feudo di Macherio con trasmissione primogeniale maschile e con decreto 28 luglio 1774 dell'I.R. Tribunale Araldico ottenne che il di lui stemma fosse delineato nel Codice Araldico. Con ordinanza 2 aprile 1787 dell'I.R. Consiglio di Governo della Lombardia Austriaca veniva riconosciuta la nobilta' della famiglia a datare da Antonio, figlio del suddetto Michele. L'imperatore Giuseppe II con diploma 1 dicembre 1789 concedeva al sunnominato Francesco il titolo comitale da appoggiare sul feudo di Macherio. Il figlio di lui Carlo, deputato dei possedimenti nella Congregazione Provinciale di Cremona, con sovrana risoluzione 21 novembre 1816 veniva confermato nella nobilta' e nel titolo comitale. Da Chiara dei marchesi ...
D'oro a tre scaglioni di rosso; col capo del primo sostenuto di rosso e carico di un leone del secondo illeopardito. Cimiero: il leone del campo, nascente.
Blasone della famiglia Albertoni e Albertoni Picenardi nobili in Cremona e Milano.
Fonte: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI" vol I.
D'oro, a tre caprioli di rosso; col capo del primo sostenuto di azzurro e caricato di un leone illeopardito del secondo.
Blasone della famiglia Albertoni nobile in Roma divenuta Albertoni Altieri e fregiata dei titoli di marchesi e principi di Rasina. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
Inquartato; al 1° e 4° di Albertoni, al 2° e 3° di Val di Scalve, che è d'azzurro, a tre abeti nodriti suite pianura erbosa e ad un orso passante ed intrecciente i tre tronchi degli abeti; il tutto al naturele. Cimiero: un leone di rosso nascente ed impugnante colla branca anteriore destra una spada d'argento impugnata d'oro alta in isbarra. Motto: Non Sine Armis Patria.
Blasone della famiglia Albertoni da Cremona fregiata del titolo di Conti di Val di Scalve.
Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, ad un monte di tre cime d'argento movente dalla punta, sulla più alta delle quali sta piantato un giglio al naturale accompagnato da due stelle di sei raggi di verde.
Blasone della famiglia Albertoni nobile in Bassano.
Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.I, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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Notas legales
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Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.