El país o región del expediente se refiere principalmente a los lugares donde la familia fue adscrita a la nobleza y pueden ser diferentes a los de residencia.
Variaciones Apellido: Lollio
Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.
Famiglia originaria di Bologna. Si trova per la prima volta questo cognome nei registri parrocchiali della Mirandola, sotto l'anno 1525, in cui, ai 25 di gennaio, fu battezzato Sigismondo di Girolamo di Lolli di Bologna. La famiglia si propagò poi alla Mirandola, dove contrasse onorevoli parentele e diede capitani delle milizie cittadine, dottori di legge, notai e scrittori, canonici. Fu in vista di ciò che il capitano Girolamo Lolli, di Flaminio, nel 2 marzo 1739, ottenne, infatti, appena venne costituita la nuova comunità della Mirandola, sotto il governo Estense,dietro ordine ducale, di esser ascritto assieme ai suoi discendenti al ceto nobile di detta città. Passata la bufera rivoluzionaria e avvenuta la restaurazione, Luigi e Girolamo, di Flaminio, riebbero l'antico privilegio di nobiltà per "Riformagione Mirandolese 1 dic. 1818". Poco dopo però i figli di Luigi, il dott. Flaminio ed Ippolito, avendo preso parte ai moti del 1821, sembra ne fossero radiati, come lo fu infatti poi il medesimo Flaminio nel 1833, perché compromesso nei rivolgimenti politici del 1831. Continuarono peraltro a far parte della nobiltà mirandolese i figli di Girolamo, Giuseppe, Giovanni e Girolamo. Quest'ultimo morì nel 1848 senza prole, mentre il ramo di Giuseppe è in oggi pure estinto. La famiglia è iscritta nell'Elenco Ufficiale col titolo di Nobile di Mirandola (m.) per i disc. da Girolamo e Luigi di Flaminio ed è rapresentata da: Attilio, di Valdeburgo, di Giovanni, di Girolamo, n. 3 ottobre 1879, spos. a Carolina Marchesini. Figli: Nino, n. 18 novembre 1905; Libero, n. 7 aprile 1910. Motto della famiglia: Moderata durant. Altro ramo. Una tradizione antichissima pretende che questa famiglia abbia origine dalla gens Lollia, il cui capostipite fu il patrizio Marco Lollio, console nel 21 avanti Cristo come da lapidi conservate dagli attuali rappresentanti. Nel 1191 Giovanni e Bernardo parteciparono alle Crociate per la presa di Cipro e l'anno successivo parteggiarono per i Lusignano. Nel 1198 guerreggiando in Cilicia, Re Amaury concesse a Bernardo, unico superstite, ed alla famiglia, il titolo di conte di Maranta aggiungendo allo stemma le tre teste coronate ed il motto attuale. Nel 1320 Balduino si imparentò con ...
El escudo de armas será revisado y, si es necesario, rediseñado en estricto cumplimiento de las reglas heráldicas por nuestros expertos.
BlasónLolli
Variaciones Apellido: Lollio
1. Escudo de la familia: Lolli
Idioma del texto: Italiano
D'azzurro, alla fascia d'argento, caricata di tre pali di rosso, sormontata da un busto d'uomo uscente, posto di profilo, vestito di nero, tenente colla mano destra un ramo di lollio di verde e accompagnata in capo da tre stelle di oro ordinate in fascia ed in punta dalle lettere L O maiuscole di rosso.
Blasone della famiglia Lolli da Bologna, Mirandola e Modena. Fonti bibliografiche: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" vol VI; disegno conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna nell'opera "Il Blasone bolognese, cioè Arme gentilizie di famiglie bolognesi, nobili, cittadinesche e aggregate" di Floriano Canetoli realizzata tra il 1791 e il 1795.
Spaccato; nel 1.° d'oro, al leone nascente al naturale alias di rosso; nel 2.° d'azzurro, a tre stelle d'oro, 2 e 1.
Blasone della famiglia Lolli o Lollio da Ferrara. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. Note: Antica e nobile ferrarese, divisa da lungo tempo in due rami, dei quali il primo ebbe la contea di Prazzo, ed il secondo la signoria di Boccaleone. Ippolito Lolli professor di legge nell'università di Ferrara; Francesco ambasciatore a Firenze pel duca Ercole I; Alberto uno dei letterati più distinti del secolo XVI
D'azzurro, al gallo al naturale, barbato e crestato di rosso, tenente colle sue due zampe una spiga d'oro.
Blasone della famiglia Lolli da Narni. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. Note: Nel 1513 apparteneva già al patriziato di Narni.
D'azzurro, ad un gallo d'oro crestato e barbigliato di rosso posato sun una spiga d'oro.
Blasone della famiglia Lolli da Faenza. Fonte bibliografica: " Famiglie di Faenza, Oltre 1300 stemmi bel blasonario Calzi" custodito dalla Biblioteca comunale Manfrediana, Imola,
D'azzurro, ad una testa d'uomo di carnagione posta di profilo, capelluta e barbuta d'argento; col capo d'Angiò.
Blasone (alias) della famiglia Lolli in Bologna ricostruito da un disegno conservato presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna nell'opera "Il Blasone bolognese, Arme gentilizie di famiglie nobili bolognesi paesane" di Floriano Canetoli, Bologna 1792.
Spaccato; nel 1.° d'oro, al leone nascente al naturale; nel 2.° d'azzurro, a tre stelle d'oro, 2 e 1.
Blasone della famiglia Lolli in Lombardia ricostruito da un disegno nell'opera "Gallerie d'imprese, arme ed insegne de varii Regni, Ducati, Provincie e Città, e terre dello Stato di Milano et anco di diverse famiglie d'Italia con l'ordine delle corone, cimieri, et altri ornamenti spettanti ad esse et il significato de' colori, et altre particolarità, chè a dette arme s'appartengono" M. Cremosano, Milano, 1673. Stesso blasone appartiene alla famiglia Lolli o Lollio da Ferrara.
D'azzurro a tre teste umane al naturale crinite d'oro sormontate in capo da una rosa dello stesso.
Blasone della famiglia Lolli in Tivoli. Fonte bibliografica: "Blasonario generale italiano ossia descrizione degli stemmi delle famiglie nobili e titolate d'Italia" G. Pietramellara, dispensa VII, Roma 1902.
Inquartato: nel 1° d'azzurro a tre teste al naturale con gorgiera coronate d'oro; e male ordinate; nel 2° partito: a) d'oro al leone di rosso, b) di argento alla croce di Gerusalemme di rosso; nel 3° partito: a) di argento al leone di rosso linguato e unghiato d'oro; b) fasciato d'argento e d'azzurro di 10 pezzi al leone di rosso attraversante; nel 4° partito: a) d'argento a 2 fasce di rosso accompagnate in capo da una rosa di rosso; b) di rosso a tre spighe d'oro nutrite su tre monti uguali d'argento. Motto: Nostra intuentur capita solem
Blasone della famiglia Lolli in Roma, Tivoli e Ferentino (conti di Maranta, nobili di Tivoli). Fonte bibliografica: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" vol VI.
Spaccato; nel 1° d'argento a tre teste umane al naturale poste in fascia ed accompagnate in capo da una stella d'oro; nel 2° d'azzurro al monte di tre cime di verde partente dalla punta dello scudo, ogni cima sormontata da tre spighe d'oro, alla fascia di rosso attraversante sulla partizione
Blasone della famiglia Lolli in Ferentino (Nobili di Ferentino e Viterbo). Fonte bibliografica: "Blasonario generale italiano ossia descrizione degli stemmi delle famiglie nobili e titolate d'Italia" G. Pietramellara, dispensa VII, Roma 1902.
D'argento: partito: a destra a tre monti accostati, uscenti dalla punta, cimati ognuno da una pianticella di lollio, il tutto al naturale; a sinistra a tre teste al naturale male ordinate e accompagnate in capo da una stella di sei raggi di rosso, ed in punta da una fascia dello stesso cancellata del campo.
Blasone della famiglia Lolli in Narni e Fabriano. Fonte bibliografica: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti" vol. VI.
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Notas legales
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Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.