El escudo de armas será revisado y, si es necesario, rediseñado en estricto cumplimiento de las reglas heráldicas por nuestros expertos.
Idioma del texto: Italiano
Nobleza: Baroni - Nobili
Nobles en:Italia (Regno di Sardegna - Lombardia - Toscana - Regno di Napoli - Regno di Sicilia)
El país o región del expediente se refiere principalmente a los lugares donde la familia fue adscrita a la nobleza y pueden ser diferentes a los de residencia.
Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.
Er ist lombardischer Herkunft und seine ersten Erinnerungen in Mailand gehen auf die Zeit Friedrichs II. zurück, in der wir uns unter den von ihm gefangenen Gefangenen an die Mailänder Ranieri und Ubertino erinnern, die nach Neapel geschickt wurden und dort ihre Familie gründeten, die sie dann gründeten verzweigte sich nach Genua, wo es ein Hotel unterhielt, nach Florenz und Sizilien. Agostino, Erzbischof von Genua; Aram, Kommissar von sechs Galeeren, die 1427 in Vernaza und Monteroso gegen Tomaso Fregoso und seine Gefährten kämpften, die Herzog Filippo Visconti die Herrschaft über die Stadt Genua entreißen wollten; Raffaele, Kavalier. von Malta und Kommandeur von Troja im Jahr 1580, baute das Arsenal von Malta; Caccianemico und Aufremo Gefängnisdirektoren im Dienste der Republik. Unter den berühmtesten Mitgliedern der Familie erinnern wir uns an Pietro, der zusammen mit Otto Visconti und anderen Herren in der Nachfolge von Goffredo di Buglione an der Unternehmung im Heiligen ...
1. Escudo de la familia: Selvaggi, Selvaggio, Salvatico, Selvagio, Salvago
Idioma del texto: Italiano
D'oro, alla rotella di nero, caricata da un leone d'argento colla coda biforcata.
Blasone della famiglia Selvaggi, Salvago, Selvagio, Salvatico o Selvaggio di origine longobarda. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D’oro, a tre alberi di verde, quello di mezzo più alto, nodriti sovra un terrazzo dello stesso.
Blasone della famiglia Selvaggi o Salvaggio di Sicilia. Fonte bibliografica: "Nobiliario di Sicilia" di Antonio Mango di Casalgerardo (Palermo, A. Reber, 1912) custodito presso la biblioteca centrale della regione Sicilia. Note: Ascritta alla nobiltà in Siracusa, Palermo e Messina, di questa illustre famiglia notiamo un Giacomo senatore di Palermo nel 1329; un Federico il quale ricevette da re Federico il Semplice la terza parte della gabella della dogana di Catania e fu credenziere della gabella del vinonel 1403; un Antonio giurato di Siracusa nell’anno 1401-2; la medesima carica fu tenuta anche da un Matteo nel 1402-3 ed un Giovanni negli anni 1405-6, 1411-12, 1419-20;da un Francesco negli anni 1411-12, 1426-27, 1451-52; da un Bernardo negli anni 1420-21, 1421-22, 1424-25, 1427-28; da un Tommaso nel 1440-41; da un Giovan Antonio negli anni 1489-90 e 1496-97-98; un Bernardo vivente nel XVI secolo fu giudice straticoziale di Messina nel 1587-88.
D' oro, a tre pini di verde, piantati sopra una pianura dello stesso. Motto: "Semper Silvaticus, Semper Indomitus"
Blasone della famiglia Selvaggi di Manfredonia, Salerno, Milano, Genova, Cosenza, San Marco Argentano, fregiati del titolo di barone di San Giorgio e di Cavallerizzo . Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
D'azzurro, al leone d'oro, tenente una spada, sostenuto da due fascie increspate di rosso.
Blasone della famiglia Selvaggi di Salerno. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888. Note: Originaria di Mantova, nel XIII secolo fu trapiantata in Salerno, dove fu ascritta al seggio di Campo, e possedette i feudi di Alfano, Castelluccia e Castelnuovo. Matteo Selvaggi fu autore di pregiate opere e medico illustre, e nel 1334 scrisse le Pandette di medicina che offrì al re Roberto d'Angiò, e che furono poi stampate sotto il regno di Ferrante
d'Aragona.
Blasone della famiglia Selvaggi di Sicilia. Fonte bibliografica: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.II, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888.
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Notas legales
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Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.