El escudo de armas será revisado y, si es necesario, rediseñado en estricto cumplimiento de las reglas heráldicas por nuestros expertos.
Idioma del texto: Italiano
Nobleza: Nobili - Patrizi - Cavalieri - Baroni
Nobles en:Italia - Francia (Liguria - Umbria - Toscana)
El país o región del expediente se refiere principalmente a los lugares donde la familia fue adscrita a la nobleza y pueden ser diferentes a los de residencia.
Eine Taddei-Familie befand sich im 14. Jahrhundert in Genua, unter denen sich das Sopranis-Hotel befand. Tatsächlich wurde festgestellt, dass ein Notar von Quilico Taddei mit Urkunde vom 9. März 1415 "Sopranis" genannt wurde. Er war Hauptmann des Gefängnisses gewesen 1384 nahm er an dem Vorhaben gegen Tunis teil, 1388 war er 1396 Botschafter beim Papst, 1411 Podestà von Pera und 1417 noch Kommissar und Senior. Auch der Älteste war 1417 Raffaele. Die Taddei-Familie, mit der wir uns jetzt befassen, stammt aus S. Stefano Magra (in der Nähe von Sarzana) oder ist zumindest seit dem Jahr 1340 dort, einer Zeit, in der die ersten bestimmten Nachrichten davon stammen. Er gab dem Priestertum, den Rechtsberufen mehrere angesehene Männer, jemandem Waffen; es hatte eine große Volkszählung, auffällige Verwandtschaft mit den edelsten und ältesten Familien in der Region; erreichte seine maximale Pracht im 17. und 18. Jahrhundert und erhielt 1787 die Inschrift seiner Mitglieder ...
D'azzurro, a tre scaglioni scaglionati di rosso e d'oro, ciascuno cimato da un bisante pure d'oro.
Blasone della famiglia Taddei in Fiesole; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.6551. Note: Famiglia originaria di Sarzana. In alcuni esemplari gli scaglionetti sono pomettati. Lo stemma, identico a quello della famiglia fiorentina (fasc. 4529) estinta nel 1729, venne recuperato nel 1839 per l'ammissione alla nobiltà fiesolana di Pietro Antonio Taddei.
D'azzurro, a tre pesci d'argento, natanti l'uno sull'altro.
Blasone della famiglia Taddei in Firenze, Santo Spirito, Drago; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.4530.
D'azzurro, a tre scaglioni scaglionati di rosso e d'oro, ciascuno cimato da una palla pure d'oro.
Blasone della famiglia Taddei in Firenze, San Giovanni, Vaio e Firenze, San Giovanni, Lion d' oro; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.4529. Note: In alcuni esemplari anche gli scaglionetti caricanti gli scaglioni risultano pomati.
Troncato: nel 1° di rosso, alla croce doppia del campo, sormontata dal sole d'oro; nel 2° d'azzurro pieno; alla fascia d'argento, passata sulla troncatura e caricata di nove stelle a cinque punte d'oro.
Blasone della famiglia Taddei in Livorno; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.6552.
Partito: nel 1° d'azzurro, a tre scaglioni scaglionati di rosso e d'oro, ciascuno cimato da una palla pure d'oro; nel 2° d'azzurro, a tre pesci d'argento, nuotanti uno sull'altro.
Blasone della famiglia Taddei in Pisa; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.6553.
D'azzurro, a tre scaglioni scaglionati di rosso e d'oro, ciascuno cimato da una palla pure d'oro.
Blasone della famiglia Taddei in San Miniato; fonte: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.6549. Note: Lo stemma, identico a quello della famiglia fiorentina (cfr. fasc. 4529) estinta nel 1729, venne recuperato nel 1845 per l'ammissione alla nobiltà di San Miniato di Giovacchino Taddei, professore di Clinica organica nell'Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze.
Scaccato d'oro e di rosso; col capo d'azzurro, allo scorpione di nero, accostato da due stelle (6) d'oro. Cimiero: la stella (6) d'oro dello stemma
Blasone della famiglia Taddei in Orvieto. Fonte bibliografica: "Lo stemmario Cartari", Orvieto, Opera del Duomo di Orvieto, 2012. Contiene la riproduzione anastatica del manoscritto "Insignia familiarum quae in civitate nobili Urbevetana Anno Domini M.D.C.XL.vigebant, Vincentius Romitellus Urbevetanus, ad usum D. Caroli Cartarii I. C. Urbevetani pingebat". Sono riportate anche blasonature provenienti dall'Archivio dell'Opera del Duomo di Orvieto.
D'azzurro, a tre caprioli d'oro, ciascun asta caricata di tre caprioli di rosso, e ciascuno dei tre caprioli d'oro sormontato da un bisante dello stesso; col capo partito, a destra d'azzurro, alla croce di Gerusalemme d'argento, accostata da due gigli d'oro; a sinistra di rosso, alla croce scorciata d'argento.
Blasone della famiglia Taddei in Firenze. Fonti bibliografiche: "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti" vol.III, compilato dal Comm. G.B. di Crollalanza, edito presso la direzione del giornale araldico, Pisa 1888; "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti".
.
D'azzurro, a tre scaglioni scaglionati di rosso e d'oro, ciascuno cimato da una palla pure d'oro.
Blasone della famiglia Taddei in Firenze, San Giovanni, Vaio e Firenze, San Giovanni, Lion d'oro; fonte bibliografica: "Raccolta Ceramelli Papiani" custodita presso l'archivio di stato di Firenze fasc.4529. Note: In alcuni esemplari anche gli scaglionetti caricanti gli scaglioni risultano pomati.
D'azzurro al triangolo accompagnato in capo ed in punta da due gigli, accostato, quello in capo, da due stelle (8), il tutto d'oro.
Blasone della famiglia Taddei in Sarzana, La Spezia, Santo Stefano di Magra e Orvieto; fonte bibliografica: Fonte bibliografica: "Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. Spreti".
Es posible hacer una investigación preliminar en nuestro archivo. Cerca de 100,000 rastros heráldicos, orígenes de apellidos, escudo de armas y blasónes están disponibles sin cargo. Simplemente escriba el apellido deseado en el siguiente formulario y presione enter.
Notas legales
Las Rastros Heráldicos es un dossier hecho por una I.A. útil como punto de partida para investigadores y heráldicos apasionados y confirma que hay información para trabajar y es posible ordenar un documento heráldico.
Las variaciones de apellidos son frecuentes y se derivan principalmente de actos involuntarios como errores de traducción o inflexiones dialectales o de actos voluntarios como intentos de escapar de la persecución o adquisición de títulos y propiedades de otras familias.