Italiano  English  Español  Portugûes  Deutsch  Français
Mediante diploma del 22 sett. 1503, Guido Ubaldo I duca d'Urbino, creando cavaliere aurato Martino di Lorenzo da Sansepolcro (Arezzo), concedette a lui e ai suoi successori in perpetuo la signoria della Massetta con le ville di Pagno, Tivo e Casalecchio, signoria che venne poi esercitata dalla famiglia con titolo comitale. Da quest'investitura ebbe origine la consuetudine d'aggiungere al nome di famiglia il suffisso "della Masetta" o "della Massa"; anzi col tempo tale consuetudine si generalizzò talmente che il predicato feudale finì per sostituire il cognome, e furono necessarie una sentenza del tribunale di Forlì in data 31 lug. 1909 e un'altra di quello di Brescia in data 20 ott. successivo per autorizzare l'uso del duplice cognome in luogo di quest'ultimo solo. Nel 1814, avvenuta la restaurazione del governo pontificio, il feudo della Massa e suoi annessi era in possesso dei conti Carlo Francesco, cav. di S. Stefano, e Giulio Cesare ciambellano del re di Prussia. A Cesena la famiglia si trasferirono da Sarsina: chi dice al tempo di Galeotto Malatesta, che, divenuto padrone della città, favorì l'aumento degli abitanti con immigrazioni da altri luoghi d'Italia; chi vuole più tardi. Comunque siasi, Ferrante di Pirro, con breve di Clemente X, 27 marzo 1676, fu ammesso tra i consiglieri di Cesena nel posto vacante per la morte di suo zio Giulio Cesare, ed è così che alla sua discendenza spetta il patriziato di Cesena. Lo stato personale odierno della famiglia è il seguente. Figli del defunto Achille di Carlo: Carlo, Antonio, Allessandrina in Squadrani, Giulio, Teresa in Amadori, Giuseppe deceduto 1917. Figli d'Antonio: Antonietta, Giovanni, Fernando, Augusta. Figli di Giulio: Renzo, Ilde. Figli di Giuseppe: Ruggero, Olga. Motto della famiglia: Hoc virtutis opus