Italiano  English  Español  Portugûes  Deutsch  Français
Antica ed assai cospicua famiglia della nobiltà di Reggio Emilia, trapiantatasi poi in Modena, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia. La chiara nobiltà della casata risulta confermata dalla presenza, della sua blasonatura, nella pregevole opera "Il Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti", del genealogista Giovan Battista di Crollalanza, pubblicata a Pisa nel 1886 in tre volumi, di oltre 1400 pagine. Un Guido, il quale ebbe la cittadinanza di Mantova nel 1380, nell'anno 1434 fu insignito del titolo comitale, dall'Imperatore Sigismondo; un Alfonso Maria, nell'anno 1612, ottenne il feudo di San Donnino, con titolo marchionale. D’altronde, tal famiglia, nel dispiegarsi dei lustri, sempre è riuscita a produrre una serie di uomini che hanno reso illustre il suo nome, nei pubblici impieghi, nelle professioni liberali ed ecclesiastiche e nel servizio militare. Fra questi, senza nulla levar al valore degli omessi, contasi: Lanfranco, sacerdote, che, nel 1052, fece donazione di un terreno in S. Tommaso della Fossa (Prov. di Reggio E.) al celebre monastero benedettino di S. Prospero; Raimondo, vivente nnel 1155 in Villa S. Prospero de' Strinati, Comune di Reggio E.; Felicita, badessa al monastero del Fontanellis (poi di S. Chiara), la quale fondò nel 1186 la chiesa di S. Nicolò, in Reggio Emilia; Giovanni e Giacomo (n. attorno al 1260), notai; Gilberto, il quale faceva parte del pubblico consiglio di Reggio, nel 1407; Giacopino di Peterzolo (n. circa nel 1349), notaio, che nel 1402 era fra gli anziani del Senato della Comunità di Reggio; Giulio, consigliere e maggiordomo del Duca Ferdinando Gonzaga, i quale fu pure investito del feudo di Fubino col titolo di marchese; Alfonso, governatore civile e militare dei ducati di Massa e Carrara; Achille, uno degli uomini più insigni dell'impero napoleonico, il quale fu creato