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Da Oberto (1142-1157), il quale sposò Teodosia di Edoardo Romagnano, trae origine questa illustre casata. Suo figlio Martino già si intitola signore di Agliè e di Rivardo. Manfredo (dec. 1569), di Lodovico, è qualificato conte. Il figlio primogenito di costui, Niccolò (dec. Torino 10 dic., 1608), fu maggiordomo, governatore delle terre del marchesato di Saluzzo, governatore di Chivasso (1599) e il 18 marzo 1608 ebbe il gran Collare del Supremo Ordine della SS. Annunziata. Sposò costui Antonia Provana di Bussolino, sorella del Gran Cancelliere e da queste nozze nacquero, fra gli altri, Giulio Cesare, Lodovico e Michelangelo. Lodovico detto il marchese di Agliè fu aio del duca Carlo Emanuele II, e fu insigne del Collare della SS. Annunziata. Unitamente al fratello Giulio Cesare fu infeudato il 25 luglio 1633 di San Damiano col titolo marchionale. Michelangelo (dec. 1655), fu cappuccino, lettore generale a Milano, Bologna e Roma e nella peste del 1630 fu veramente ammirevole per la sua carità. Fu famigliare dei duchi Carlo Emanuele I e Vittorio Amedeo. Non volle accertare l'arcivescovido di Torino al quale era stato proposto. Giulio Cesare, che ebbe la carica di gentiluomo ordinario di Camera (1602) fu infeudato di San Germano per diciotto mila ducatoni d'argento col titolo marchionale il 20 agosto 1610. Continuò costui la linea e dalle sue nozze con Ottavia Gentile, nipote del doge di Genova ebbe, fra gli altri Ottaviano Filippo. Fu quest'ultimo (n. Torino, 27 marzo 1604, dec. ivi, 19 luglio 1667), il celebre personaggio, che ebbe così notevoli vicende. Fu capitano delle corazze della guardia di Sua Altezza, ministro di Stato, sovrintendente delle Finanze (1646), maresciallo generale dell'armata (1645-48) e fu insigne del supremo Ordine del Collare della SS. Annunziata. A lui connesso il privilegio della Fiera, come ricorda una lapide apposta in quello che fu